Il braccio di Al-Qaeda nello Yemen ha ufficialmente rivendicato l’attentato alla redazione “Charlie Hebdo” tramite un video diffuso online: “Degli eroi sono stati reclutati e hanno agito come una vendetta per le offese contro il profeta Maometto”, dichiara nel video Nasser Bin Ali al-Ansi, uno dei dirigenti di al-Qaeda nella penisola araba (Aqap).
Nel filmato, il comandante militare del gruppo yemenita sottolinea il fatto che l’attacco sia stato ordinato da Ayman al Zawahiri, capo di Al-Qaeda: “Chi ha scelto l’obiettivo, chi ha finanziato l’operazione, è la leadership di questa organizzazione”, ovverosia Al-Qaeda nella penisola arabica.
“La benedetta operazione è stata eseguita dai fratelli Said e Cherif Kouachi. E grazie a Dio era in coincidenza con un’altra operazione del mujahid Amedy Coulibaly”, precisa al-Ansi.
Poi, alla fine del video, il gruppo minaccia nuovi attacchi: “Fermate gli insulti al nostro profeta. Fermate lo spargimento del nostro sangue. Lasciate le nostre terre. Non saccheggiate più le nostre risorse. Altrimenti non aspettatevi da noi nient’altro che tragedie e terrore. Vi avevamo ammonito in precedenza delle conseguenze delle azioni dei vostri governi collusi con il pretesto della libertà di stampa e di pensiero”, conclude.
Parallelamente, il quotidiano Le Parisien ha riferito che il “quarto uomo”, complice dei fratelli Kouachi e di Amed Coulibaly, è stato identificato dagli inquirenti grazie alle chiavi di una moto trovate nel rifugio di Coulibaly. L’uomo, però, potrebbe già essere fuggito in Siria.