Ancora un attentato in un mercato di telefonia mobile nella città di Potiskum, nello stato nord-orientale di Yobe, in Nigeria. Due bambine kamikaze di 10 anni si sono fatte esplodere provocando la morte di sette persone. Un testimone, citato dal sito dell’agenzia Bloomberg, racconta che le due ragazzine sono arrivate al mercato a bordo di un triciclo a motore: «Una di loro ha innescato e fatto detonare la sua bomba mentre l’altra, che era ancora seduta sul veicolo, ha detonato la sua».
Ventiquattro ore fa la città di Maiduguri era stata colpita da un altro attentato compiuto anche in quel caso da una bambina di 10 anni, provocando la morte di 19 persone. L’esplosione al mercato di telefonia mobile è almeno il terzo episodio in cui è stato accertato il ricorso a bambine-kamikaze: il primo risale allo scorso 10 dicembre, quando una tredicenne rifiutò di farsi detonare in un mercato di Kano e raccontò di essere stata «reclutata» dal padre per servire il «califfato» di Boko Haram.