La Borsa di Milano, e più in generale le principali borse europee, recuperano lo scivolone d’inizio settimana e chiudono con forti rialzi. In particolare, Milano fa segnare + 3,69% Parigi +3,7%, Francoforte + 3,4%.
Nello specifico vanno rilevate le performance di Banca Monte Paschi che ha superato il 10% di rialzo (ma tutti i bancari hanno “tirato”) e di Campari che si attesta intorno al + 5%.
Il segno più ha possibili spiegazioni nella minor tensione per la situazione della Grecia alla vigilia delle elezioni e c’è stato senza dubbio un effetto trascinamento provocato dal buon andamento di Wall Street. Ma la situazione – come in fondo è testimoniato dai continui sbalzi – è ancora nervosa e gli analisti di mercato cercano di interpretare le indicazioni a volte contrastanti che provengono dal settore economico finanziario, a cominciare dall’ingresso in deflazione dell’Europa per finire alla prospettiva che la Fed non aumenterà i tassi per i prossimi tre mesi
Uno degli appuntamenti più attesi resta quello del 22 gennaio quando si riunirà la Bce che potrebbe decidere l’acquisto di un forte quantitativo di titoli di Stato.
Altri dati importanti: il dollaro è sceso sotto quota 1,18 e non accadeva dal 2005 mentre lo spread è sceso dell’8% a quota 133.