Bloccati tutti gli accessi a Parigi dopo la localizzazione dei presunti terroristi, Chérif Kouachi e Saïd Kouachi, ritenuti responsabili dell’attentato contro la redazione del settimanale satirico Charlie Hebdo. I due uomini sospettati sarebbero barricati in una casa a nord della capitale francese. I due sarebbero stati avvistati nella regione Picardie ma viene battuta a tappeto tutta la zona a nord est della capitale, nella zona della città di Longpoint. Le ricerche – secondo le ultime notizie diffuse dai media francesi intorno alla mezzanotte – non avrebbero prodotto alcun risultato. Nessuna traccia dei terroristi braccati nonostante siano stati mobilitati addirittura 88.000 uomini.
Secondo una fonte vicina agli investigatori, citata da numerosi media francesi, nella Citroen C3 abbandonata a Parigi dai due ricercati sono state ritrovate alcune bandiere con simboli jihadisti e bottiglie molotov.
Intanto la polizia conferma che sono state fermate 5 persone tra donne e uomini. Tra i sospetti Hamyd Mourad, forse il terzo complice e autista del gruppo. Ma ancora non è chiaro il grado di coinvolgimento del giovane 18enne che si è costituito al commissariato Charleville-Mézières, perché potrebbe forse si tratta di un caso di omonimia.
“I servizi li conoscevano e per questo li controllavano” ha detto il premier francese Manuel Valls, a proposito dei fratelli Chérif e Said Kouachi. “Affrontiamo una minaccia terroristica senza precedenti”, sono “centinaia” le persone nel mirino degli inquirenti per possibili legami con il terrorismo.
> Provocazione a fumetti, la satira di Charlie Hebdo
> “Ancora niente attentati in Francia”: l’ultima “profetica” vignetta del direttore di Charlie Hebdo
> Attentato al giornale Charlie Hebdo, la condanna del Papa: “Opporsi all’odio con ogni mezzo”