“Un errore in fase di progettazione o di esecuzione. Noi abbiamo avviato un’inchiesta interna per cercare di trovare i responsabili. Non abbiamo alcuna intenzione di sovrapporci all’inchiesta delle procura di Termini Imerese con cui collaboreremo”. Lo ha detto il presidente dell’Anas Pietro Ciucci che è sul viadotto Scorciavacche, nel palermitano, dopo il cedimento tra il 29 e il 30 di parte del piano stradale sulla Palermo-Agrigento, per verificare cosa sia avvenuto.
“Non ho intenzione di dimettermi – ha continuato Ciucci – per quanto successo qui, nei pressi del viadotto Scorciavacche. Il mio mandato è nelle mani del presidente del Consiglio Matteo Renzi e del ministro Maurizio Lupi”.
“È successa una cosa che non doveva succedere. È una cosa grave, come ha detto il procuratore di Termini Imerese. Sono qui per rendermi conto di quanto è successo”, ha continuato il presidente dell’Anas. “La strada – ha spiegato Ciucci – verrà ripristinata dalla società che ha eseguito i lavori. Il danno è quantificato in 200 mila euro che sarà tutto a carico dell’impresa che ha eseguito l’opera. Sono stati gli stessi tecnici della ditta e i nostri dell’Anas a capire che stava franando il tratto di strada”. “Ho disposto la chiusura – ha sottolineato il presidente dell’Anas – sapendo che avrei fatto una brutta figura. Ne ero consapevole. Ma si dovevano tutelare i nostri utenti e non c’è stato alcun tentennamento sulla decisione da prendere”.
“Abbiamo immediatamente contestato al Contraente Generale – ha aggiunto Ciucci – il difetto di esecuzione dell’opera e al contempo gli Uffici di Alta Sorveglianza hanno avviato tutti gli accertamenti tecnico contrattuali per la verifica delle cause del dissesto. Al termine dell’inchiesta affidata ad una commissione composta da dirigenti e da un professionista esterno esperto di geotecnica l’Anas proporrà le necessarie azioni legali e procederà al recupero del danno subito”.
“Ho detto in questi anni che sono stati stanziati sempre meno fondi per la manutenzione della statali e autostrade. Ci sono viadotti che necessitano di interventi urgenti che sono stati realizzati decine di anni fa”. “In questo ultimo periodo – ha ricordato il presidente dell’Anas – è stato stanziato un miliardo di euro attraverso le varie leggi e noi li abbiamo tradotti in 550 progetti. Certo servirebbero più risorse per mettere in sicurezza la viabilità”.
“Il tweet di Renzi dice cose condivise, l’ho già detto. Noi stiamo perseguendo e individuando le responsabilità. Chi è responsabile pagherà perché così funzionano le regole”, ha concluso Ciucci. “Non è esatto il tweet – ha aggiuntoci – nel punto in cui dice ‘fortunatamente non è successo nulla’, perché noi abbiamo chiuso molto prima che potesse succedere qualsiasi cosa. Il 30 dicembre, pur sapendo che avrei rischiato una brutta figura, l’ho chiuso. Mi auguro – ha concluso – che entro la primavera il tratto verrà riaperto”.