La Procura ha aperto una doppia inchiesta sulla morte di Pino Daniele. In particolare la Procura di Roma indaga per omicidio colposo in relazione alla morte del cantautore. È stata anche disposta l’autopsia che sarà eseguita dopo le esequie.
Contestualmente all’apertura delle indagini, la compagna Amanda Bonini è stata ascoltata dai carabinieri del comando provinciale di Roma nella caserma di via In Selci. Precedentemente la donna era stata ascoltata in Procura a Grosseto, insieme ad uno dei fratelli dell’artista. Il primo punto che gli inquirenti vogliono accertare è perché Daniele, piuttosto che attendere l’arrivo dell’ambulanza, abbia deciso di mettersi in auto con la compagna e un suo collaboratore in direzione del Sant’Eugenio di Roma dove alle 22.40 è arrivato morto.
Ad alimentare i dubbi ci pensa l’ex moglie, Fabiola Sciabbarasi: “Su questa vicenda voglio andare fino in fondo. Se Pino, che stava già molto male, fosse andato subito al più vicino pronto soccorso, probabilmente si sarebbe salvato”. Ad essere operative sono le Procure di Grosseto e Orbetello che ha acquisito il tabulato delle telefonate fatte quella sera al 118 toscano e quella di Roma a cui in serata è arrivata la delega alle indagini.
“Del caso comunque se ne occuperà Roma, visto che in quella città è avvenuto il decesso”, ha dichiarato il procuratore capo di Grosseto Francesco Verusio. La prima ad essere stata interrogata sui fatti è stata Amanda Bonini mentre era ancora nella camera mortuaria per ricostruire il malore di Daniele, i suoi sintomi e le chiamate ai soccorritori oltre che ovviamente il tragitto dalla Toscana verso la Capitale.
Secondo le prime indiscrezioni non sarebbero emerse anomalie tra la ricostruzione degli spostamenti. Il pm Marcello Monteleone dovrà approfondire il presunto ritardo dell’ambulanza, il motivo della decisione di andare a Roma e l’episodio della gomma bucata lungo l’Aurelia (circostanza resa nota da Francesco Primerano, un cugino di Pino Daniele, e poi smentita dagli altri familiari).
La nipote Loredana Daniele, figlia del fratello Carmine, ha detto la sua sulla tragica scomparsa dello zio: “Credo che abbia sottovalutato il malore che ha avuto. Zio si era ripreso dopo essersi sentito male e ha quindi pensato di potercela fare, di riuscire ad arrivare fino a Roma e di curarsi dal proprio medico. Io l’ho saputo di notte dai social network – rivela la ragazza – Erano le 2.30 circa. Ho sperato che fosse una bufala, poi ho dovuto dirlo con cautela a mio padre che è cardiopatico”.