ore 17.00 – Ci sarebbero ancora 38 dispersi dopo il tragico incidente a bordo del traghetto Norman Atlantic. È quanto si legge sull’edizione online del settimanale greco To Vima, considerato tra i più autorevoli. Il numero emergerebbe in considerazione delle discrepanza tra i salvati e la lista dei passeggeri. In conferenza stampa a Palazzo Chigi il ministro Pinotti ha detto che il numero delle vittime è salito ad otto, mentre le persone tratte in salvo sarebbero 427.
Il ministro Lupi, sempre durante la conferenza stampa, non ha confermato il numero dei dispersi: “Abbiamo messo a disposizione delle autorità greche la lista dei passeggeri per avere un riscontro e fare le verifiche. Fare adesso una previsione sui dispersi ci sembra prematura” ha detto Lupi. Tra le persone recuperate infatti ci sono persone che non erano sulla lista iniziale: saranno forniti al governo greco i nomi delle persone soccorse in modo da fare i controlli incrociati.
ore 15.36 – La Guardia Costiera ha informato che sono stati trovati altri due cadaveri: sale così a sette il bilancio delle vittime.
ore 14.50 – Il comandante Giacomazzi ha lasciato la nave.
ore 14.04 – A bordo della nave c’è solo il comandante con quattro uomini della Marina Militare. In totale sono state recuperate 419 persone, tra cui i corpi senza vita uno ieri e quattro oggi, spiega la Marina Militare.
ore 13.30 – Sulla Norman Atlantic sono rimaste solo nove persone dell’equipaggio per ispezionare la nave.
ore 12.40 – Sono salite a 407 le persone tratte in salvo. Lo comunica la Guardia Costiera. A bordo sono rimaste solo le 22 persone dell’equipaggio che stanno provvedendo a verificare che non si siano più passeggeri sul traghetto. Spetterà al comandante darne comunicazione.
ore 12.00 – Il ministero della marina mercantile greca ha confermato che ci sarebbero quattro cadaveri recuperati dalle motovedette greche. Probabilmente per questo ancora in Italia non era giunta notizia di queste ulteriori morti dell’incendio sulla Norman Atlantic. Con il turista greco che ha perso la vita ieri nel tentativo di salvarsi insieme alla moglie, salirebbe a cinque le vittime. Il numero è stato confermato anche dal premier Renzi durante la conferenza stampa di fine anno.
ore 11.53 – La moglie dell’unica vittima finora accertata avrebbe detto di aver visto accanto a sua marito un’altra vittima. Intanto 395 persone sono state salvate e meno di cento sono rimaste sulla nave. Al momento sono impegnati nei soccorsi dodici aerei.
ore 11.15 – Recuperate 363 persone, ne rimangono ancora 115 sul traghetto. La società armatrice Visemar ha seguito fin dall’inizio le operazioni di soccorso “fornendo tutta la collaborazione possibile al Comando generale che sta coordinando le operazioni di salvataggio dei passeggeri e dell’equipaggio: sono a disposizione delle autorità, del Comandante e dell’equipaggio”. Lo dice l’armatore Carlo Visentini. La società esprime cordoglio per la morte di un passeggero e si dice certa della piena efficienza della nave.
11.01 – Giuseppe Mancuso, 57 anni, un camionista di Rocca di Caprileone (Me) era a bordo della Norman Atlantic. Lo rende noto il sindaco del comune nebroideo Bernadette Grasso, secondo cui l’ultimo contatto dell’uomo con la famiglia è avvenuto alle cinque di ieri mattina. ”Siamo disperati. Da 30 ore non abbiamo notizie – dice il figlio dell’uomo, Calogero Mancuso, consigliere comunale a Rocca di Caprileone – Abbiamo chiamato l’unità di crisi e non esiste un elenco delle persone salvate”.
ore 10.40 – La procura di Bari ha aperto un’inchiesta per naufragio colposo.
ore 10.30 – La Marina Militare fa sapere che finora sono state soccorse 351 persone, 127 ancora a bordo.
ore 9.40 – “Ho visto quattro persone morte, con i miei occhi, sono sicurissimo, erano davanti a me”. Lo ha detto ai giornalisti un uomo di nazionalità turca, appena sceso dalla nave mercantile che lo ha portato nel porto di Bari. “Sulla lancia – ha raccontato il naufrago ai giornalisti – avevamo quattro morti, due uomini e due donne, credo, perché al buio non si vedeva bene”. “Molta gente – ha continuato l’uomo – è caduta in mare purtroppo”. La notizia è ancora da verificare.
ore 9.31 – Hanno pianto ed hanno abbracciato i soccorritori i 49 naufraghi della nave Norman Atlantic giunti a Bari questa mattina a bordo di un mercantile. Alla vista dei soccorritori saliti a bordo, in tanti hanno pianto e hanno ringraziato per aver avuto salva la vita. Lo ha riferito ai giornalisti il prefetto di Bari, Antonio Nunziante. Solo due persone sono state trasportate in ospedale. Si tratta di una donna georgiana incinta e di un uomo greco ustionato. Entrambi non sono in gravi condizioni.
ore 9.25 – Sono 329 le persone soccorse, 149 invece sono ancora nel traghetto.
ore 9.20 – Sono 316 le persone portate in salvo, a bordo ne rimangono 162.
ore 8.50 – La nave San Giorgio al momento sta ospitando 85 persone, uno dei quali è stato trasportato a Grottaglie con l’elicottero essendo cardiopatico.
0re 8.40 – La Marina Militare informa tramite il profilo Twitter costantemente aggiornato, che le persone soccorse sono 310, mentre 168 sono quelle ancora a bordo. In circa un’ora sono state soccorse 20 persone. A Bari invece le prime persone stanno scendendo dal portacontainer: hanno ricevuto le prime cure e al porto sono arrivate anche diverse ambulanze per chi necessita un ricovero in ospedale. Le persone salvate sono in pigiama, hanno sulle spalle coperte pesanti e presentano alcuni segni di ipotermia.
È stata una lunga notte di soccorsi da parte della Marina militare italiana e dell’Aeronautica militare, impegnati in una delle operazioni di salvataggio più difficile: portare al sicuro i passeggeri del traghetto Norman Atlantic che all’alba di ieri ha lanciato un allarme, dopo che un incendio è scaturito nei garage della nave.
Alle 7.40 di oggi 290 persone sono state tratte in salvo mentre 188 rimangono ancora a bordo. Le operazioni sono continuate solo tramite gli elicotteri: il salvataggio è stato reso più agevole dopo l’arrivo della nave anfibia San Giorgio che, raggiunto il traghetto, ha fatto da piattaforma di atterraggio per gli aerei impegnati nei soccorsi.
Poco prima della 8 è arrivato un portacontainer, lo Spirit of Piraeus, al porto di Bari con 49 naufraghi, tra cui quattro bambini e cinque italiani. Le loro condizioni di salute sarebbe abbastanza buone dato che sono le prime persone che sono riuscite a salvarsi salendo sulle scialuppe e non hanno passato la notte al gelo come gli altri.
La macchina organizzativa si è dovuta muovere in fretta: la nave doveva arrivare al porto di Brindisi ma le cattive condizioni climatiche hanno costretto l’imbarcazione a cambiare destinazione.