Fallisce al terzo ed ultimo turno l’elezione del presidente greco, e il premier Antonis Samaras propone elezioni politiche anticipate per il 25 gennaio. La prospettiva di una vittoria della sinistra radicale di Alexis Tsipras, con la possibilità a breve o medio termine di una ‘Grexit’, cioè dell’uscita di Atene dall’euro nonostante il leader di Syriza non lo chieda più, torna a scombussolare i mercati e a far tremare le Borse europee.
La campagna elettorale è iniziata immediatamente, con un prima botta e risposta tra Samaras e Tsipras, senza dubbio i due principali protagonisti della politica greca in queste settimane. “Non abbiamo dubbi, vinceremo”, ha detto Samaras che gli ultimi sondaggi danno in ripresa, definendo lo scrutinio di fine gennaio “l’elezione più cruciale di questi ultimi decenni”, convinto che “il popolo greco non ci lascerà tornare alla crisi, non lascerà i sacrifici perdersi nel nulla”.
Samaras ha garantito che sotto la sua guida, la Grecia resterà nell’Ue e nell’euro: “Sono qui per garantire la marcia sicura del Paese. Sono qui per non permettere a nessuno di mettere a rischio la posizione della Grecia nell’Unione europea”.
Borse europee in ordine sparso dopo il flop del terzo turno per l’elezione del Capo dello Stato greco, con rischio di voto politico anticipato. Il calo interessa soprattutto le piazze periferiche, da Atene (-9,3%) a Milano (-2,32%) e Madrid (-1,3%). Più cauta Lisbona (-1,09%) e soprattutto Francoforte (-0,49%) e Parigi (-0,03%), mentre Londra (+0,29%) è spinta dal rialzo dei titoli delle materie prime con la ripresa delle quotazioni di petrolio e metalli.
“Escludo l’effetto contagio dalla crisi della Grecia”, ha detto Renzi durante la conferenza stampa di fine anno a proposito della nuova fumata nera per l’elezione del nuovo presidente greco, provocando un crollo della borsa di Atene.