I legali di Pietro Orlandi, Massimo Krogh e Nicoletta Piergentili, hanno depositato in Procura a Roma una istanza con la quale chiedono che Ali Agca non sia espulso, ma sia trattenuto in Italia per motivi di giustizia e sia sentito sul caso di Emanuela Orlandi, la ragazza, cittadina vaticana, scomparse nel 1983.
Alì Agca sarà espulso dall’Italia perchè i suoi documenti di soggiorno sono irregolari e quindi è entrato nel Paese da clandestino. L’ex attentatore di papa Wojtyla, che sabato ha deposto dei fiori sulla sua tomba a San Pietro, è stato trattenuto nel Cie di Ponte Galeria e oggi pomeriggio dovrebbe essere messo su un volo per Istanbul.
Ma i legali del fratello di Emanuela Orlandi, Pietro, hanno presentato un’istanza alla procura di Roma in cui chiedono che venga trattenuto “per esigenze di giustizia”. Pietro Orlandi spera che Agca possa dare elementi sulla sorte della sorella, come promesso molte volte anche in questi giorni. La sparizione di Emanuela Orlandi nel 1983 è stata messa in relazione con l’attentato al Papa avvenuto due anni prima. Un’inchiesta è ancora aperta.
Ma il giudice di pace ha dato comunque il via libera all’espulsione dall’Italia di Alì Agca, l’ex terrorista turco che sabato si è recato sulla tomba di papa Wojtyla per portare fiori. Secondo quanto si è appreso da fonti di polizia, potrebbe lasciare il Paese già stasera in aereo.