Internet in tilt in Corea del Nord. La possibilità di connettersi al web, normalmente limitata, nelle prime ore del 23 dicembre è saltata del tutto per quei pochi nordcoreani a cui è consentito navigare in rete.
I motivi del black out non sono chiari ma sono iniziate sin da subito le speculazioni: che si tratta di una ritorsione americana dopo all’attacco dei pirati informatici alla Sony Pictures, di cui l’Fbi ha pubblicamente attribuito la responsabilità a Pyongyang?
“Non ho mai visto prima un’instabilità e interruzioni del genere” in Corea del Nord, ha affermato Doug Madory, direttore di analisi internet al Dyn Research, citato da Abc News. “Normalmente ci sono salti della connessione, non problemi continui. Non sarei sorpreso se si trattasse di un qualche genere di attacco”, ha aggiunto.
Nei giorni scorsi Barack Obama aveva affermato che gli Stati Uniti avrebbero reagito con una “risposta proporzionata” agli attacchi informatici che hanno indotto la Sony Pictures ad annullare l’uscita nelle sale del film satirico “The Interview“, che racconta di un fantasioso attentato per uccidere il leader nordcoreano Kim Jong-un. Attacco che, secondo il presidente americano, ha rappresentato una forma di “cyber-vandalismo, non un atto di guerra” e che tuttavia non può restare impunito perché non p accettabile che ci sia “un dittatore da qualche parte capace di imporre la censura qui, negli Stati Uniti”.