Il Parma continua navigare a vista, i colpi di scena ormai si alternano in rapida successione. Oggi un nuovo capitolo, questa volta confermato dall’avvocato Fabio Giordano: “Sono state firmate tutte le carte. Io farò il presidente tecnico per circa 3 mesi, poi gli azionisti principali assumeranno il ruolo”.
L’accordo di massima sarebbe stato raggiunto martedì scorso e prevederebbe una nuova proprietà al 70% cipriota e per il 30% russa. Giordano fa chiarezza: “Si tratta di una società che ha come core business l’estrazione petrolifera. Non c’è nessuna spy story, siamo tutte persone conosciute”.
“Quando verranno fatti i nomi, ve ne renderete conto. Oggi, però, non posso dire di chi si tratta. In questa operazione ho fatto il legale, non il lobbysta o il fiduciario di qualcuno. La mia figura è stata scelta da Ghirardi e dalla holding, una società straniera che non è in nessuna black list”.
Confermata la fiducia a Pietro Leonardi che ricoprirà le vesti di direttore generale, mentre il gioielliere Pietro Doca si è ormai defilato: “Pietro Doca si è un po’ spaventato, anche per l’attenzione di questi giorni. Le sue dimissioni hanno determinato i ritardi di questi giorni”.