La candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024 gode di sempre più alti consensi. Dopo il parere positivo espresso dalla istituzioni politiche e dello sport, arriva anche un forte messaggio di supporto da parte di Papa Francesco: “Vi auguro ogni bene per il vostro servizio. Auguri per la candidatura di Roma ad ospitare i Giochi Olimpici del 2024. Io non ci sarò. Il Signore benedica tutti voi e le vostre famiglie”.
La benedizione è arrivata durante la tradizionale Messa degli Sportivi tenutasi nella Basilica di San Pietro come evento conclusivo delle celebrazioni legate al Centenario del Comitato Olimpico Nazionale Italiano. Giovanni Malagò è raggiante: “Gli altri non possono avere la benedizione del Santo Padre? Gli altri hanno altre cose, il Vaticano è dentro la città di Roma. E’ questo il discorso”,
“E’ una giornata fantastica, più di 10mila persone nella basilica e la piazza strapiena – prosegue il numero uno del Coni – Una partecipazione corale di tutto il nostro mondo, rappresentanti degli enti, disabili, i campioni olimpici di oggi e di ieri, i membri del Cio, i presidenti di federazione. Soprattutto un invito a farlo sempre, tutti gli anni. Mi sembra che le strade di chiesa e sport si stiano avvicinando sempre di più. Forse un giorno si sovrapporranno”
Non c’è spazio per le polemiche, Malagò glissa: “Uno può intendere la chiesa ma attenzione anche ad interpretarla in altre sedi perché si deve avere rispetto di tutti. Qui si lavora sui valori, sulle linee guida, quello che cerchiamo di fare noi e credo che oggi il Papa ha voluto sottolineare. E’ stato qualcosa di eccezionale, affidiamo alle cure della fede e alle guide dello spirito la nostra missione di crescita e di sviluppo”.
“Da sempre lo sport ha favorito un universalismo caratterizzato da fraternità e amicizia tra i popoli, concordia e pace tra le nazioni – ha detto Papa Francesco rivolgendosi ai presenti – dà rispetto, tolleranza, armonia delle diversità. Ogni evento sportivo, soprattutto quello olimpico, dove si confrontano rappresentanti di nazioni con storie, culture, tradizioni, fedi e valori diversi, può diventare tramite di una forza ideale capace di aprire vie nuove”.
Lo sport come metafora del sacrificio necessario nella vita per raggiungere le mete più alte: “Il motto olimpico – ‘Citius, altius, fortius’ – non è un incitamento alla supremazia di una nazione sull’altra e nemmeno all’esclusione dei più deboli e dei meno tutelati, ma rappresenta la sfida a cui siamo chiamati tutti, non solo gli atleti: quella di assumere la fatica, il sacrificio, per raggiungere le mete importanti della vita, accettando i propri limiti ma cercando di superarsi”.
“Bisogna continuare su questa strada. Incoraggio il lavoro educativo che fate nelle scuole, nel mondo del lavoro e della solidarietà, per favorire uno sport accessibile a tutti – ha proseguito il Pontefice – attento ai più deboli; uno sport inclusivo delle persone con diverse disabilità, degli stranieri, di chi vive nelle periferie e ha bisogno di spazi di incontro, socialità, condivisione e gioco; uno sport finalizzato allo sviluppo della persona umana, con stile di gratuità”.
All’incontro con Papa Francesco erano presenti anche il Segretario Generale, Roberto Fabbricini, il Vice Segretario Generale, Carlo Mornati, i vertici della Coni Servizi, il Presidente Franco Chimenti e l’Amministratore Delegato, Alberto Miglietta, i membri del Cio, Franco Carraro e Mario Pescante, i presidenti di federazione come il numero uno della Figc, Carlo Tavecchio che al momento di salutare il Papa, si è inginocchiato optando per il baciamano.
Presenti anche alcuni esponenti del governo: Graziano Del Rio, sottosegretario alla presidenza del Consiglio e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti. Tra atleti ed ex atleti, presenti: Valeria Straneo (Atletica), Alex Giorgetti (Pallanuoto), Valerio Aspromonte, Arianna Errigo, Mara Navarria, Francesco Quondamcarlo, Ilaria Salvatori, Valentina Vezzali (Scherma), Armin Zoeggeler (Slittino), Carlo Molfetta (Taekwondo), Petra Zublasing (Tiro a Segno), Antonino Barillà, Giovanni Pellielo e Jessica Rossi (Tiro a Volo) e Nino Benvenuti (Pugilato).