Un giro di riciclaggio di denaro attraverso il circuito dei “money transfer“ è stato scoperto dai finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria di Roma.
Eseguite 18 ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip di Roma, Vilma Passamonti, su richiesta dei pubblici ministeri Nello Rossi, Paola Filippi e Corrado Fasanelli.
Gli indagati sono accusati a vario titolo di aver riciclato e trasferito all’estero più di un miliardo di euro, provento di svariati reati.
Un fiume di denaro, oltre un miliardo di euro sottratto alla ricchezza nazionale, “trasferito all’ estero, in particolare in Cina, attraverso un enorme numero di operazioni di trasferimento di contante proveniente da attività illecite, come l’importazione e la vendita di materiali contraffatti.
Così il procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi ha descritto i retroscena della vicenda del trasferimento di soldi all’estero “senza lasciare traccia fiscale in Italia” che ha portato all’arresto di 18 persone. “Circa 785 mila operazioni – ha aggiunto Rossi – sottosoglia rispetto ai limiti fissati per l’uso del contante e totalmente illecite, perché fittizie, avvenute senza identificazione del cliente, senza indicazioni della natura dei rapporti, in una parole senza alcuna delle verifiche richieste dalla normativa antiriciclaggio. Operazioni avvenute facendo perno sulla succursale italiana della Sigue Global Service, multinazionale britannica specializzata nella spedizione di denaro in tutto il mondo e su sette agenzie romane (in tutta Italia sono quasi 1500) di money transfer.