Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia ha dato il nulla osta per la restituzione della salma di Loris Stival alla famiglia.
I funerali del bambino di 8 anni, della cui morte per strangolamento è accusata la madre, Veronica Panarello, saranno celebrati domani alle 15 nella chiesa San Giovanni Battista di Santa Croce Camerina. Non si esclude che, per problemi di ordine pubblico, il feretro venga condotto direttamente in chiesa per le esequie.
E dal carcere catanese dove è rinchiusa, Veronica Panarello scrive al marito. “Caro Davide – si legge nella missiva -, sono amareggiata profondamente dal comportamento che hai avuto nei miei confronti. Come puoi credere che io abbia potuto uccidere nostro figlio?”. “Tu sai che mamma sono stata io – continua la donna rivolta al marito- e quale affetto abbia avuto per i nostri bambini. È un’atroce sofferenza la morte di Loris, così come atroce sofferenza è la mia carcerazione. Mi sento sola e abbandonata da tutti”.
Intanto sopralluoghi e rilievi sono in corso nella casa dove abitava Loris e nel negozio ‘Vanity Fair’ dove è installata la telecamera di sorveglianza che riprende anche il garage, la strada e il portone d’ingresso del palazzo dove abitano gli Stival. Sul posto stanno operando squadra mobile e carabinieri di Ragusa, e in particolare esperti della polizia scientifica.
Gli investigatori hanno ‘segnato’ a terra 11 punti e stanno eseguendo delle misurazioni di porte, balconi, auto e ingressi.
L’ipotesi è che, su disposizione della Procura di Ragusa, si stiano effettuando controlli ‘comparativi’ per stabilire altezza delle persone riprese dalla telecamera e le loro ‘proporzioni’. Servirebbero a fornire ulteriore conferme alla tesi dell’accusa che Loris rientra a casa alle 8.30 del 29 novembre scorso e non va a scuola come invece sempre sostenuto dalla mamma.
Gli investigatori si sono poi spostati nell’area di servizio che ha ripreso l’auto di Veronica Panarello, eseguendo anche qui delle ulteriori misure comparative.