Identificato l’uomo che a Sydney ha sequestrato una cinquantina di persone in una cioccolateria della Lindt: si tratta di un 50enne di origini iraniane, Man Haron Monis, “già noto alle forze di sicurezza per aver scritto lettere minacciose alle famiglie dei soldati australiani uccisi” in Afghanistan. La polizia ha fatto irruzione nella cioccolateria. Il bilancio è di due morti e almeno quattro feriti. Tra le vittime c’è il sequestratore.
Sono circa 40-50 le persone tenute in ostaggio: lo ha detto l’amministratore delegato della Lindt Australia, Steve Loane, secondo quanto scrive la Bbc online. L’emittente televisiva australiana Abc News ha individuato l’identità dell’uomo armato ma, come chiesto dalla polizia, non la renderà pubblica.
Sono riusciti a uscire dalla cioccolateria della Lindt a Sydney cinque ostaggi che erano stati catturati da un uomo armato. Tre persone sono scappate via dal locale correndo. Gli ostaggi sono sembrati uscire da una porta laterale della cioccolateria dove sei ore prima era avvenuta la cattura degli ostaggi, a Martin Place, nel quartiere degli affari a Sydney.
Secondo quanto riportato dal The Sidney Morning Herald, che cita un esponente della comunità musulmana, il sequestratore ha chiesto di parlare con il premier australiano Tony Abbott, il quale ha subito convocato il Comitato di sicurezza nazionale, riunendo i componenti del suo governo e i consiglieri della sicurezza: “Si tratta evidentemente di un avvenimento inquietante ma tutti gli australiani devono essere rassicurati sul fatto che le forze dell’ordine e della sicurezza sono ben addestrate e agiscono in maniera professionale”, ha rassicurato il premier.
Intanto la polizia è intervenuta al teatro dell’Opera della città per un ”incidente” di natura sconosciuta, secondo quanto riferito da polizia, media e testimoni. Martin Place, una piazza del quartiere degli affari di Sydney, è stata chiusa alla circolazione, e numerosi poliziotti hanno circondato la cioccolateria della Lindt.
Le immagini televisive hanno ripreso la bandiera nera con scritte islamiche in bianco sistemata su una finestra dell’edificio. Alcuni testimoni hanno detto di aver sentito forti detonazioni somiglianti a colpi di arma da fuoco. Secondo i media sarebbero una ventina le persone prese in ostaggio da almeno due uomini armati. Le immagini televisive hanno mostrato gli uomini delle forze dell’ordine con armamento pesante puntare le armi da fuoco in direzione del locale.
(foto Twitter)