Per perdere qualche chilo si è capaci di provare di tutto. Se ad aiutarci in questo difficile – e per molti tragico – percorso basta invertire le portate potremmo anche affrontare le prossime festività con meno sensi di colpa.
La scoperta è emersa da uno studio dell’Imperial College London pubblicato sul Journal of Clinical Investigation. A quanto sembra basterebbe “ingannare” il nostro cervello. I ricercatori hanno dimostrato che un’enzima cerebrale chiamato glucochinasi tiene traccia di quanto glucosio si è assunto. Se la quantità è troppo bassa, il cervello “ordina” al corpo di trovare altro cibo amidaceo e zuccherato da ingerire.
Quindi ad avere un effetto dimagrente potrebbe essere l’ordine con cui assumiamo i cibi durante un pasto: quelli ricchi di glucosio, secondo questa teoria, andrebbero consumati per primi. Il cervello in questo modo determinerà rapidamente che è stato assunto abbastanza glucosio limitando la necessità di altri alimenti.
Se invece cominciamo con cibi meno ricchi di glucosio il rischio è quello di abbuffarsi: un piccolo accorgimento dunque che potrebbe aiutarci nel momento del confronto con la bilancia.
In ogni caso, anche i cibi amidacei come patate, pasta e riso sono anche più ricchi di glucosio e porre questi alimenti all’inizio del pasto, seguendo la tradizione mediterranea potrebbe essere anche più salutare. Non a caso, il britannico Daily Mail riferendo la notizia dice: “Il segreto per perdere peso potrebbe essere mangiare come un italiano“.