”Nonostante la sua importanza come guida morale capace di dare un senso alla vita, nel mondo laico di oggi la religione da sola non è più adeguata quale base per l’etica. Dovremmo trovare un approccio etico alla mancanza di valori che possa essere accettabile da chi ha fede e chi non ne ha. È di un’etica laica che parlo. Valori interiori da trasmettere attraverso l’istruzione”. Lo afferma, in un’intervista a “La Repubblica”, il Dalai Lama, a Roma per il summit dei premi Nobel che si apre domani.
Parlando dei problemi con la Cina, ”mi chiamano un demone e un separatista, ma in realtà è l’esercito popolare cinese ad agire come un separatista in Tibet. Se si batte un cane, quello scappa. Se si vuole che rimanga bisogna trattarlo con affetto. I tibetani sono esseri umani, che non basta blandire con infrastrutture se poi ci si comporta senza alcun rispetto”, dice il Dalai Lama.
”La lotta è tra il potere della pistola e il potere della verità. Al momento sono le armi a vincere, ma alla fine prevarrà la verità”. I cinesi, aggiunge, ”pensano solo in termini politici, di potere”. Parlando di Papa Francesco, ”ho ricevuto una buona impressione e sarei molto felice di incontrarlo di persona”, dichiara il Dalai Lama, per il quale tuttavia non è prevista alcuna udienza del Pontefice. ”Ho ammirato il suo tentativo di costruire la pace tra palestinesi e israeliani. È stato un tentativo bello ed encomiabile”.