Ennesimo grave episodio di violenza su un donna in India dove il servizio taxi Uber è stato messo al bando a New Delhi perché non garantisce la sicurezza dei clienti. L’autista è accusato di aver stuprato una giovane donna di 27 anni nella notte fra venerdì e sabato.
L’uomo è in carcere mentre le autorità hanno intimato alla compagnia internazionale di San Francisco per cui lavorava di sospendere il servizio.
Sui media locali è stata diffusa la foto di Shiv Kumar Yadav, 32 anni, il presunto stupratore della donna mentre veniva portato in tribunale sotto scorta. Sposato e padre di tre figli, per due giorni era sfuggito alla cattura ma è stato poi localizzato vicino a Mathura, a sud della capitale indiana.
Ed è morta una ragazza indiana di 17 anni, a cui i suoi presunti stupratori rimessi in libertà provvisoria avevano cosparso il corpo di cherosene appiccandovi il fuoco, è morta oggi in un ospedale di Chandigarh, nello Stato del Punjab, per la gravità delle ustioni riportate. Lo riferisce l’agenzia di stampa Ians.