Un bimbo di 5 anni è morto lo scorso sabato al Policlinico Gemelli di Roma per una sospetta meningite: paura per le famiglie dei compagni di classe del piccolo, i quali sono stati sottoposti a profilassi antibiotica nello stesso ospedale.
All’inizio si pensava fosse una semplice influenza, ma la febbre non scendeva, così i genitori sabato mattina, intorno alle 11, l’hanno portato all’ospedale Sant’Eugenio, dove dopo poche ore è stato trasferito al Policlinico Gemelli attrezzato con il reparto di terapia intensiva pediatrico, perché il quadro clinico, sebbene non ci fosse stato il tempo di stilare una diagnosi, ha subito fatto pensare a una malattia infettiva.
Poi, alle 23, il bimbo è deceduto: in poche ore si diffonde la notizia della possibile meningite fulminante tra i genitori dei compagni del piccolo, che frequentava la scuola d’infanzia IC Montezemolo – Plesso Padre Lais tra l’Eur e il Tintoretto.
È morto per una “sepsi meningococcica” il bimbo di 5 anni deceduto sabato al policlinico Gemelli di Roma. Lo si apprende da fonti sanitarie. Si attendono per domani i risultati degli esami effettuati sul piccolo durante il ricovero in ospedale che accerteranno quale sia il tipo di meningococco che ha causato il decesso.
“Ho avuto comunicazione di un caso di meningite, purtroppo grave, presso la scuola materna comunale – ha scritto il dirigente scolastico del plesso Franco Cavalieri in una nota sul sito della scuola- martedì verrà effettuata una accurata disinfezione del refettorio che rappresenta il locale che i bambini di scuola materna e primaria condividono”.
“Sulla base delle informazioni ricevute da personale medico vista la labilità del batterio in ambiente aperto e la chiusura per tre giorni dei locali scolastici – conclude – gli stessi si possono considerare sicuri”.
Gianni Rezza, epidemiologo dell’Istituto superiore di Sanità, rassicura sul fatto che i casi di meningite in Italia “sono di solito sporadici, ma è bene procedere alla profilassi per le persone a contatto più stretto con il caso”: nel nostro Paese infatti, ogni anno si registrano tra i 100 e i 200 casi di meningite, “un tasso quasi fisiologico”.
“Non bisogna parlare di allarme – prosegue Rezza – anche se, purtroppo, si è trattato di un caso mortale, ma è stato corretto procedere alla profilassi per i compagni di scuola del piccolo”.