Negli anni della crisi, l’albero di Natale si è accorciato in media di quasi mezzo metro e oggi la maggioranza degli abeti acquistati dagli italiani hanno una altezza inferiore al metro e mezzo, ma in molti casi non superano neanche il metro. È quanto emerge da un’analisi della Coldiretti rispetto a dieci anni fa, divulgata nel weekend che precede il giorno dell’Immacolata, tradizionalmente destinato all’allestimento dell’albero e del presepe.
Nonostante un calo del 10 per cento degli acquisti rispetto allo scorso anno sono comunque oltre 4 milioni le famiglie italiane che – sottolinea Coldiretti – non rinunciano all’albero vero, anche se nel tempo si è rimpicciolito per effetto delle difficoltà economiche che spingono a privilegiare alberi di costo inferiore, ma anche per la facilità di trasporto e del minor numero di metri quadrati disponibili per abitazione.
L’albero di Natale diventa più leggero, maneggevole e trasportabile ma la scelta di alberi più piccoli indica anche una maggiore attenzione degli italiani alla sopravvivenza della pianta oltre il periodo natalizio in quanto – precisa la Coldiretti – è più facile da curare e da ricollocare in un luogo adeguato.
Gli abeti più piccoli che non superano il metro e mezzo sono venduti quest’anno a prezzi stabili e variabili tra i 20 e i 50 euro a seconda della misura, della presenza delle radici ed eventualmente del vaso, mentre per le piante di taglia sino a due metri il prezzo sale anche a 90 euro e molto di più si paga per gli alberi d’altezza superiore o varietà particolari.
La vendita avviene nei vivai, nella grande distribuzione, presso i fiorai, nei garden ma ottime occasioni si trovano anche nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica come a Roma dove al Circo Massimo in via San Teodoro nel fine settimana ci sarà la possibilità di portare a casa un abete naturale Made in Italy al giusto prezzo, direttamente dai produttori agricoli che possono offrire importanti consigli. L’albero naturale italiano concilia infatti il rispetto della tradizione con quello dell’ambiente a differenza delle piante di bassa qualità importate dall’estero che raggiungono l’Italia dopo un lungo trasporto con mezzi inquinanti.