In centinaia sono scesi in strada a New York per protestare contro la decisione del Grand juri di Long Island, di non incriminare il poliziotto bianco Daniel Pantaleo, responsabile della morte per soffocamento dell’afro-americano Eric Garner. Tra la folla anche l’osannato registra afro-americano Spike Lee con il figlio.
Il quartiere dove Garner è morto lo scorso 17 luglio, Staten Island, è stato tappezzato con striscioni che recitano “non riesco a respirare”, le parole che l’uomo ripete ben 11 volte all’agente che lo tiene per il collo.
A differenza di quanto non sia avvenuto a Ferguson, il Grand Juri non ha motivato il verdetto. “Non capisco come possano aver escluso un nesso diretto tra la morte di Eric e l’azione dell’agente”, ha dichiarato la madre della vittima.
Dura la reazione del presidente Barack Obama. “Siamo di fronte ad una questione che riguarda tutta l’America. In questo Paese, fino a quando non saranno tutti uguali di fronte alla legge – ha tuonato in tv – questo resterà un problema. E il mio compito come presidente è risolverlo”. Adesso sarà avviata un’indagine federale sulla morte di Garner.