Beni per oltre sei milioni di euro sono stati sequestrati dalla Guardia di finanza a un imprenditore trapanese operante nel settore del commercio di oro e oreficeria. I beni sono stati accumulati tra il 2002 e il 2012.
I finanzieri hanno rilevato una sproporzione tra i beni posseduti e i redditi dichiarati dal gioielliere.
Secondo l’accusa, “il patrimonio era direttamente riconducibile ad attività illecite per le quali il gioielliere ha subito condanne con imputazioni che comprendono associazione a delinquere, usura, ricettazione, estorsione, favoreggiamento personale, simulazione di reato ed esercizio abusivo di attività finanziaria”.
Il sequestro, disposto dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Trapani, ha riguardato l’intero complesso aziendale di una società che gestisce gioiellerie e orologerie a Trapani e San Vito Lo Capo, un ingente quantitativo di preziosi, 8 immobili, 2 autovetture, numerosi conti correnti e rapporti bancari.