“Tutte le parti hanno firmato l’accordo su Ast“. Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro, Teresa Bellanova, uscendo dal Mise. “È un bel risultato. Molto faticoso, ma ce l’abbiamo fatta. Siamo alla firma di un accordo unitario siglato da tutte le organizzazioni sindacali, è molto soddisfacente e credo che domani riceverà un alto consenso da parte dei lavoratori che se lo sono conquistati”, ha sottolineato Bellanova. “Non ci saranno licenziamenti, ci sono 290 esuberi, tutti con adesione volontaria. È stata tolta dal tavolo la Cig. C’è stato un rinnovo dell’integrativo aziendale e c’è l’impegno che al passaggio di appalto si guarderà prioritariamente ai lavoratori che già lavorano”, ha sottolineato Bellanova. “Oggi possiamo segnare un punto per il rilancio non solo della siderurgia ma anche dei rapporti sindacali che erano molto deteriorati”, ha concluso.
Il piano di rilancio sviluppato su quattro anni che si pone l’obiettivo di garantire almeno un milione di tonnellate di fuso attraverso il mantenimento dei due forni. rivleano anticipazioni di fonte sindacale.
“La siderurgia in Italia è cruciale e e lasciatemi esprimere oggi la soddisfazione del governo perché è stata chiusa la vicenda Ast”. Così il premier Matteo Renzi, in Aula alla Camera, rispondendo ad una domanda sugli interventi del governo per il miglior uso dei fondi europei per rilanciare l’occupazione.
(foto d’archivio)