“Dall’Istituto superiore della Sanità vengono risposte molto confortanti: l’esame del primo lotto ha dato esito completamente negativo. Non c’è alcuna contaminazione”. Parola di Beatrice Lorenzin, che ha annunciato i risultati delle analisi realizzate sui campioni di vaccini antinfluenzali dopo le morti sospette di questi giorni. Il ministro della Salute sottolinea pertanto che “non c’è ragione per avere panico”.
Anche nel secondo lotto del vaccino antinfluenzale Fluad, bloccato dall’Aifa dopo alcuni casi di decessi sospetti, non sono stati riscontrati contaminazioni o problemi tossicologici. La conferma arriva dai primi test svolti dall’Istituto superiore di Sanità. Intanto Luca Pani, direttore dell’Agenzia del farmaco, rende noto che “le Regioni hanno segnalato un totale di 19 casi di morti sospette”.
“Il caso che si sta verificando in Italia in questi giorni è tutto da accertare. Noi abbiamo avuto un’azione di precauzione voluta dalla nostra agenzia regolatoria dopo alcune segnalazioni sospette, però a oggi non abbiamo ancora alcuna evidenza scientifica”, ha detto il ministro a Bruxelles, dove si svolge un Consiglio Ue dedicato alle questioni sanitarie incluso il ricorso alle vaccinazioni come strumento di salute pubblica.
Ma un’altra morte sospetta è stata segnalata dal medico curante alla regione Umbria. Secondo l’Adnkronos salute l’ultima di una ventina di segnalazioni è stata fatta a Rimini. E Una donna di 72 anni è morta ieri al policlinico S.Orsola di Bologna dopo aver fatto lunedì scorso un vaccino influenzale che non era della Novartis, l’azienda produttrice dei lotti sequestrati. Sulle cause del decesso, secondo quanto riferisce il Resto del Carlino, sono stati disposti accertamenti.
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L’anziana, Dolorina Atzori, si era recata con la sorella Felicita dal proprio medico per sottoporsi al vaccino. “Lo facciamo ogni anno – ha raccontato la sorella – anche perchè Dolorina era diabetica e faceva tre insuline al giorno”.
Il giorno successivo la donna, ex bidella che non era sposata e viveva da sola a San Lazzaro di Savena, alle porte del capoluogo, si è svegliata con il viso gonfio e un’evidente eruzione cutanea, ed è stata accompagnata al pronto soccorso del S.Orsola, dove non ha riferito dell’iniezione.
Dopo la visita, una puntura e la prescrizione di una pomata è tornata a casa: le sue condizioni hanno continuato a peggiorare e sabato la guardia medica ha disposto il suo trasporto all’ospedale, dove ieri è deceduta. “Vogliamo capire cos’è successo – dice la sorella. – Prima di fare il vaccino mia sorella stava bene e adesso non c’è più”.
Il procuratore aggiunto Valter Giovannini, coordinatore del gruppo ‘Sanità pubblica’ della Procura di Bologna, ha inviato all’ospedale Sant’Orsola i carabinieri del Nas ad acquisire la cartella clinica di Dolorina Atzori. Obiettivo: capire meglio le condizioni generali della donna morta a 72 anni, dopo che lunedì scorso aveva fatto un vaccino antinfluenzale, non della Novartis.