Il ritorno sul ring di Mickey Rourke, secondo fonti inglesi, sarebbe più una trovata pubblicitaria che non una vera e propria impresa sportiva. Nel match organizzato a Mosca da un magnate russo, l’ex promessa della boxe (oggi attore 62enne) aveva battuto in soli due round il 29enne Elliot Seymour.
A destare però qualche sospetto sulla regolarità dell’incontro erano stati alcuni elementi fin troppo palesi: dai cinque round da appena due minuti e mezzo ciascuno, all’enorme differenza di età tra i pugili (ben 33 anni).
In più, rivela il Mail, Seymour non sarebbe pienamente ascrivibile alla categoria dei pugili professionisti avendo vinto una sola vittoria in 10 incontri. Sembra addirittura che l’avversario di Rourke altro non fosse che un vagabondo californiano noto alle cronache solo per le sue elemosine nei ristoranti di Los Angeles.
“Si presenta alle cinque del mattino, gli diamo qualcosa di caldo e resta qui fino alla chiusura”, avrebbero dichiarato alcuni dipendenti di uno Starbucks. In sostanza, il magnate russo e lo stesso Rourke sapevano già da prima quale sarebbe stato l’esito dell’incontro.
Inoltre, quando Seymour si allenava, frequentava la stessa palestra di Rourke: la Wild Card di Hollywood. In quel circolo allenava Freddie Roach, mentore di Pacquiao e amico intimo dell’attore.
A questo punto è tutto chiaro. Il pugile sconfitto nel match di Mosca sarebbe stato pagato. D’altronde, rivela un informatore del Mail: “Rourke ormai tira i pugni con la forza di un bambino”.