L'”Italia ha tanti problemi, ma anche tante storie bellissime. Non mi faccio chiudere nei palazzi e vado ad ascoltarle, come sempre #sud”. Lo scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, prima di partire per il suo giro in tre regioni del Sud, Sicilia, Calabria e Campania.
Il cinguettìo è stato anticipato da un’intervista al quotidiano a Sicilia. Renzi spiega che la visita nelle regioni del Sud nasce dalla volontà di “dare un messaggio di fiducia per la Sicilia e per il Mezzogiorno, perché di fronte ai problemi dobbiamo essere in grado di trovare delle opportunità”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervistato dal quotidiano La Sicilia di Catania, nel giorno della sua visita nel capoluogo etneo.
Il premier, alla domanda relativa al calo delle affluenze alle urne, ha spiegato: “Il problema del distacco tra cittadini e politica è in cima alle mie preoccupazioni. E vorrei esser chiaro. Se questo accade è colpa della politica, non certo dei cittadini. Ecco perché abbiamo iniziato con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, la fine delle province, il tetto degli stipendi ai manager, fino ad arrivare a limitare gli stipendi ai consiglieri rionali e alla fine dei rimborsi ai gruppi consiliari”.
Una volta a Catania, Renzi ha visitato alcune imprese e ha incontrato una delegazione di lavoratori Fiom.
“L’ultima volta che sono venuto in Sicilia – ha detto – c’era la questione di Gela che è stata risolta ed anche a Termini Imerese si è iniziato un percorso che speriamo continui con il clima di collaborazione che c’è ma senza negare l’evidenza ma neppure guardare il bicchiere mezzo vuoto”.
Il presidente del Consiglio ha poi ribadito come gli occupati “stanno aumentando ma sono pochi come negli anni precedenti. Abbiamo tanto da fare e lo faremo. Ci sono tante crisi aziendali aperte -ha concluso Renzi- noi cercheremo di risolverle”.
Un mini-corteo, composto da una ventina di persone, appartenenti ai centri sociali, che tentava di arrivare in Piazza Duomo, vicino al municipio di Catania, dove è atteso il premier Matteo Renzi, è stato bloccato dalla polizia in Via Vittorio Emanuele. Gli agenti sono schierati in tenuta antisommossa ma non ci sono stati contatti. I manifestanti scandiscono slogan contro il premier, gridando ‘Buffone, buffone’.