Un imprenditore palermitano, Antonio Di Dio, proveniente dal mondo della moda, Pucci Scafidi, fotografo di fama internazionale, e la designer creativa Diana de Concini, romana con esperienze professionali tra Milano e Londra, tutti follemente innamorati della “loro” Palermo, hanno trasformato il desiderio di “rivitalizzare” lo storico mercato della Vucciria, in un progetto che sarà illustrato venerdì 28 novembre, durante un happening che prenderà il via, alle ore 21,30, da piazza San Domenico e che culminerà in piazza Caracciolo, passando dalla Taverna Azzurra, con la presentazione al pubblico di due insegne, donate dal gruppo di imprenditori alla città.
La luminaria con la scritta “La Vucciria”, è già posizionata all’ingresso della discesa Maccheronai, ed è meta di selfie per tanti turisti, la seconda, è una riedizione di “Schangai” scritto all’“italiana” (e non Shanghai come poi è stato corretto), nome della storica trattoria, luogo di ritrovo dell’intelligentia, nella seconda metà del Novecento, frequentata da Renato Guttuso che, nel 1974, immortalò il mercato nel suo quadro più famoso, Leonardo Sciascia e ancora Consolo, Zingaretti, Spaziali.
Perduta da alcuni anni, dalla chiusura del locale, la scritta sarà riproposta nella versione originale con la “c”, così come rinvenuto in uno scatto d’epoca da Pucci Scafidi nell’archivio storico della sua famiglia, alle cui foto il progetto attinge anche per la mostra permanente e open air di immagini storiche della città, venerdì in preview.
La voce di Beppe Palmigiano, nota ai tifosi del Palermo, scandirà le tappe del tour che si snoderà nell’affascinante gomitolo di strade e bancarelle, con la band di Angelo Daddelli che, davanti al pantheon, suonerà brani di musica folk siciliana. Ancora degustazioni, offerte dalla gelateria Lucchese, nata nel 1937, con cannoli, cassatine, biscotti Reginella e passito. In piazza non mancheranno “pani ca’ meusa”, “stigghiole” e street food made in Sicily.
“Vucciria”, da “vanniare”, “buttare voci”, è un’abitudine che, al mercato, nelle ore antimeridiane si è parzialmente perduta a vantaggio di una frizzante movida notturna, tra le più interessanti di Italia. Il progetto di Antonio Di Dio, Pucci Scafidi e Diana de Concini mira alla rivitalizzazione della Vucciria come centro commerciale naturale e abbraccia settori di diversa natura, moda, food, musica, oggettistica, eventi e branding.
E, a proposito delle origini del nome della trattoria “Schangai”, nel video d’autore “Rocky Il Re della Vucciria”, il meusaro Rocky Basile racconta che fu il nonno a darlo, dopo un viaggio in Cina, perchè “osservando la Vucciria, soprattutto di giorno, con il mercato aperto con i vari tendaggi, di vari colori gli dava un po’ l’impressione di essere a Shangai”.