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Hong Kong, in manette i leader della protesta | Scontri e violenze in città, più di 100 arresti

La polizia di Hong Kong ha arrestato alle prime ore di oggi i leader della protesta studentesca durante le operazioni di rimozione delle barricate erette durante le manifestazioni pro-democrazia.

In manette il leader studentesco di 18 anni Joshua Wong, nel corso dello sgombero di Mongkok, una delle aeree di Hong Kong sotto occupazione da quasi due mesi da dimostranti che chiedono pieno suffragio universale. Arrestato anche l’altro leader studentesco Lester Shum.

Per il secondo giorno consecutivo la polizia e gli ufficiali giudiziari stanno portando avanti lo sgombero forzato delle aree occupate, con duri scontri durati tutta la notte, diversi feriti e più di 100 arresti. In mattinata, mentre la polizia e gli ufficiali giudiziari stavano sgomberando una nuova aerea di Mongkok sotto occupazione, Nathan Road, gli scontri sono ripresi mentre gruppi patriottici in cappello rosso e maglietta con la scritta “Amo Hong Kong”, apparentemente appartenenti ad organizzazioni legate al settore dei trasporti, smantellavano le barricate.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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  • Malgrado le apparenze, la Cina era ed è un Paese comunista, quindi non è concepibile che la democrazia come la intendiamo noi sia applicabile.
    Il comunismo, come possiamo vedere nel PD, non ammette che una maggioranza governi, ma pretendere di imporre con la violenza il proprio così detto pensiero.
    L'individuo non ha diritti, ma solo il dovere di sottostare alle decisioni di apparati autoritari del partito.

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