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La Roma sciupa tutto nel finale, 1-1 con il CSKA. Garcia: “Siamo ancora in gioco, ma che rimpianti!”

Si è conclusa con un pari amaro e beffardo la spedizione russa della Roma di Garcia. I giallorossi pareggiano nel match di Mosca contro il CSKA con il risultato di 1-1 mancando una seria ipoteca per il passaggio del turno. In caso di vittoria in trasferta del Bayern Monaco contro il Manchester City, i capitolini sarebbero stati matematicamente secondi con sette punti nel girone.

“Se non fai il secondo gol e’ possibile poi prenderne uno cosi”. C’è grande rammarico nelle parole dell’allenatore giallorosso Rudi Garcia: “Bisognava chiudere la partita, peccato perché mancava pochissimo e forse saremmo già stati avanti. Qualsiasi cosa succederà a Manchester dobbiamo vincere in casa nostra, abbiamo ancora in mano il nostro destino. Potrebbe bastare lo 0-0? Spero che saremo costretti a vincere”. È

Difficile perdonarsi certi errori: “Quasi per tutto il secondo tempo, e abbiamo avuto le occasioni con Ljajic e Nainggolan in contropiede per il 2-0 – prosegue il francese – Un pari fuori casa non e’ mai male, ma ci restano tanti rimpianti. Strootman? Nessun rischio, Kevin deve giocare per ritrovare il ritmo, dopo abbiamo messo anche Pjanic per tenere più la palla ma eravamo fermi su un gioco molto difensivo, non abbiamo chiuso la partita e peccato per quella palla persa nel finale”.

“Nella ripresa il CSKA e’ stato bravo a spingere, non era un atteggiamento tattico previsto all’intervallo – prova a spiegare Garcia – avevamo deciso di rimanere con la linea difensiva alta, ma questa squadra ha dei giocatori forti e non doveva essere il risultato dell’andata a farci pensare che era tutto facile. Sono deluso per il modo in cui abbiamo pareggiato, ma nulla e’ perduto”.

Infine tocca a De Sanctis, protagonista suo malgrado del pareggio moscovita: “Io responsabile? Non mi tirate in mezzo in questa cosa qua, altrimenti mi arrabbio. Avevamo noi la palla a 92’40”, non esiste perderla e poi ci siamo abbassati. Io avevo troppa gente davanti e non potevo fare altro che prendere gol – puntualizza il portiere romanista – C’e’ grande rammarico, grande amarezza”.

“Per quello che si è visto meritavamo di vincere, loro sono stati bravi a crederci fino in fondo, ma non esiste prendere un gol così. Cosa può fare il portiere in quel caso? Esistono le registrazioni audio e le mie indicazioni erano quelle di salire – dichiara De Sanctis – Certe dinamiche le capisco, peccato solo non aver vinto una partita che ci aveva messo in una condizione favorevolissima. Ora dobbiamo battere il Manchester City”.

IL MATCH

Nel gelo dell’Arena Khimki anche il gioco stenta ad accendersi. Il primo tempo è avarissimo di occasioni da gol, abbondano invece solo velleitarie conclusioni dalla distanza. De Sanctis in difficoltà al 12′: sulla pressione di Doumbia, il portiere giallorosso rinvia sui piedi dei padroni di casa che, fortunatamente per la Roma, non riescono a concretizzare mandando il pallone in angolo.

Roma meno brillante del solito, il CSKA ha la colpa di non approfittarne. L’unica vera azione offensiva dei moscoviti arriva solamente al 39′ con Doumbia che, a tu per tu con De Sanctis, si fa ipnotizzare consentendo al portiere capitolino di compiere un grande salvataggio. Come nel più classico copione calcistico, la Roma si porta in vantaggio a 4′ dall’azione di Doumbia con una punizione di capitan Totti potente e angolata che Akinfeev non riesce a disinnescare.

Il CSKA si scuote nella ripresa. Il dinamismo di Dzagoev ed una conclusione dall’interno dell’area di Eremenko mettono in apprensione la retroguardia romanista. La risposta dei ragazzi di Garcia arriva, come sempre, con delle ripartenze fulminanti. Prima Ljajic e poi Gervinho costringono rispettivamente Ignashevitch e Akinfeev a due salvataggi in uscita.

Il brivido più grande per il pubblico di casa, temperatura a parte, arriva da Nainggolan che, saltato netto Ignashevitch, spara di destro sul fondo a due passi da Akinfeev. Il CSKA prova a riversarsi in attacco favorendo i tremendi contropiede della Roma. Al 79′ solo una miracolosa parata di piede di Akinfeev su Ljajic limita il passivo moscovita.

La beffa, però,  è sempre dietro l’angolo. Al 93′, nell’ultimo minuto di recupero, un cross apparentemente innocuo di Berezoutski non viene deviato da nessuno terminando alle spalle di De Sanctis. Non c’è più tempo per rimediare, la Roma esce dal campo a capo chino consapevole di avere fallito una grossissima occasione per il passaggio del turno.

Emanuele Termini

Sono un giornalista nato con la passione per lo sport. Con il tempo e sotto l'occhio attento di maestri inflessibili, divento "onnivoro". Per Sì24 mi occupo di cronaca, di politica, di Palermo e del Palermo, squadra che seguo da vicino. Leggo e scrivo di tutto con una sola grande stella polare: la ricerca della verità.

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