Il Centrosinistra si aggiudica la tornata elettorale delle Regionali in Emilia Romagna e in Calabria. Tornata che è stata segnata da un astensionismo record. Il responso delle urne sancisce la vittoria dei due candidati del Pd Stefano Bonaccini in Emilia con il 49% dei voti e Mario Oliverio in Calabria con 61,6%.
In Emilia Romagna si è recato alle urne soltanto il 37,7% degli elettori contro il 68,1 delle elezioni precedenti e contro il 70% delle Europee. Sei su dieci elettori non hanno votato. E praticamente un elettore su due ha votato per Bonaccini, che si è affermato su Alan Fabbri, candidato leghista appoggiato dal centrodestra. Fermo al 15 percento il Movimento 5 Stelle.
In Calabria, Oliverio registra una netta affermazione sul Centrodestra che si presentava diviso, con Wanda Ferro (Fi-Fdi) intorno al 23% e Nino D’Ascola intorno al 9%. Giù il Movimento Cinque Stelle con Cono Cantelmi che si attesta intorno al 4%. Slitta a domani il dato definitivo delle regionali. In 2 sezioni sono state riscontrate incongruenze sui dati. Il Viminale, secondo quanto si è appreso da fonti della Prefettura e del Comune, ha quindi disposto una verifica che sarà fatta domani in Tribunale a Cosenza. Il rinvio non influisce sulla vittoria di Oliverio.
“Male l’affluenza, bene i risultati: 2-0 netto”, ha commentato Matteo Renzi, vincitore indiretto di entrambe le tornate regionali.
“La non grande affluenza è un elemento che deve preoccupare ma che è secondario. Checché se ne dica oggi non tutti hanno perso: chi ha contestato le riforme può valutare il suo risultato. Il mio interesse non è mettere le bandierine ma affrontare i problemi degli italiani”. Così Matteo Renzi commentando da Vienna l’esito delle regionali.
“È un risultato storico quello della Lega in Emilia Romagna e se fossi in Renzi mi preoccuperei perché le promesse iniziano ad avere le gambe molto corte”, ha detto il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, intervenendo ad Agorà (Rai 3).
“Non aspettatevi un comizio, dopo questi mesi sarebbe un supplizio – esordisce Oliverio nel suo discorso di ringraziamento – ma voglio ringraziare le migliaia di calabresi che hanno riposto fiducia in noi. Questa regione deve essere rimessa in piedi”.
Il neogovernatore Bonaccini non può minimizzare il crollo dell’affluenza. “Il dato dell’affluenza non mi soddisfa, non si può minimizzare, ma è anche un dato che penalizza tutti. Non si può negare che abbia influito il tema delle indagini sulle spese dei consiglieri; detto questo, la vittoria è comunque netta, quasi 20 punti percentuali di distanza dal secondo”.