Il derby della Madonnina tra Milan e Inter termina 1-1. A San Siro, nel posticipo della dodicesima giornata di A, arriva il secondo pareggio nelle ultime 20 sfide tra le due formazioni milanesi. Positivo l'”esordio” per Roberto Mancini sulla panchina nerazzurra, sperare in una prestazione migliore dopo le recenti débacle in campionato ed in Europa sarebbe stato eccessivo.
San Siro regala grandi emozioni, sono circa 80 mila i tifosi presenti per la 211esima stracittadina milanese (la 161esima in A). Nessuna sorpresa negli schieramenti titolari, sia Inzaghi che Mancini confermano le attese della vigilia. Il tema tattico del match emerge con chiarezza sin dai primissimi minuti con il Milan che gestisce il giro palla e l’Inter che preferisce affidarsi al gioco di rimessa.
Nerazzurri più incisivi e concentrati nel primo quarto d’ora di gioco. All’8′ ci vuole un super Diego Lopez per negare il gol del vantaggio ad Icardi: l’argentino approfitta dello strafalcione di Muntari (il primo di una lunga serie), si invola verso la porta rossonera, ma la sua conclusione viene murata dall’ex portiere del Real. La massima “gol sbagliato-gol subito” è quasi una sentenza. Il Milan passa quindi in vantaggio al 23′ con una sensazionale voleè di Menez su cross di El Shaarawy.
Ritmi nettamente più elevati nella ripresa. Bonaventura manca di pochissimo il colpo del 2-0 con un tiro a incrociare che termina di poco a lato. L’Inter si scuote, riuscendo a mantenersi in costante proiezione offensiva. Al 61′ le fatiche nerazzurre vengono ricompensate dal diagonale di Obi che supera Diego Lopez fissando il punteggio sull’1-1.
La trama del match muta repentinamente, adesso è l’Inter a imporre il gioco. I rossoneri rispondono con alcune verticalizzazione, la più pericolosa delle quali viene malamente sfruttata da El Shaarawy che, a tu per tu con Handanovic, alza troppo il tiro colpendo la traversa. È un botta risposta continuo a San Siro, che trova nel tiro al volo sotto porta di Icardi l’ulitma vera occasione da rete.