Ogni anno 300.000 italiani finiscono al Pronto Soccorso per traumi dovuti allo sport. Ad avere bisogno dell’interventi dei medici sono soprattutto uomini (85%), giovani e praticano il calcetto, ma sempre più spesso si tratta anche di over 50 che riscoprono la voglia di attività fisica, non sempre con la giusta preparazione.
A fornire l’identikit dell’infortunato sportivo, uno studio sulla base dei dati di alcune Asl, ospedali e di numerosi ortopedici, presentati nel corso del 99esimo Congresso della Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia (SIOT)in corso a Roma.
“L’età media degli infortunati – sottolinea Andrea Campi, presidente del congresso Siot – è 20 anni, ma negli ultimi dieci anni è forte la crescita degli over 50 che praticano sport”.
L’80% dei traumi negli sportivi tra i 20 e i 50 anni, oltre che nel calcio, avviene nella pallavolo e nel basket mentre negli sportivi ‘anziani’ sono dovute nel 65% dei casi a cadute durante attività come ciclismo o jogging, che comportano traumi agli arti inferiori. Spesso però non si tratta di nulla di grave e su 300.000 infortuni, solo 15.000 necessitano di ricovero: una volta in Pronto Soccorso, il 70% finisce in codice bianco, per il 27% sono codici verdi e solo per il restante 3% sono codici gialli o rossi.