Pillola del giorno dopo, non serve più la ricetta | Il contraccettivo disponibile in farmacia

di Redazione

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Pillola del giorno dopo, non serve più la ricetta | Il contraccettivo disponibile in farmacia

| venerdì 21 Novembre 2014 - 15:03

L’Ema, Agenzia europea dei farmaci, si è pronunciata favorevolmente sulla possibilità di rendere disponibile il contraccettivo di emergenza a base di Ulipristal (cioè la pillola efficace fino a 5 giorni dopo il rapporto sessuale) senza bisogno della ricetta medica. Il farmaco sarebbe così disponibile direttamente in farmacia, e la decisione dovrebbe essere applicata in tutti gli Stati europei nel 2015.

La raccomandazione dell’Ema sarà ora inviata alla Commissione europea per la decisione finale, legalmente vincolante.

Secondo il Committee for Medicinal Products for Human Use, la pillola ha un effetto migliore se assunta entro 24 ore. “Rimuovere la necessità di ottenere la prescrizione dal medico dovrebbe velocizzare l’accesso delle donne a tale medicinale e quindi aumentarne l’efficacia”, si legge sul sito ufficiale.

Il farmaco a base di ulipristal acetato, prodotto dall’azienda Hra Pharma, è stato approvato in Europa con l’obbligo di prescrizione medica alla fine del 2009. È stato poi lanciato negli Stati Uniti l’anno successivo dopo l’approvazione da parte della Fda. Negli ultimi 5 anni è stato già utilizzato da più di 3 milioni di donne in 70 paesi.

CONTRARI – Se si dovesse trasformare la ‘pillola dei cinque giorni dopo’ in un farmaco da banco come suggerito dall’European Medicine Agency (Ema) ci sarebbero ”problemi di tipo educativo ma anche sotto il profilo della salute delle donne”. Lo afferma Eugenia Roccella, deputata di Ncd e sottosegretario alla Salute proprio negli anni dell’approvazione del farmaco. ”Dal punto di vista educativo, trasformarlo in un farmaco da banco suggerisce che non fa male, che si può prenderne quanto si vuole, e visto che a richiederla sono quasi sempre le adolescenti non le educhiamo certo alla consapevolezza di cosa stanno per fare – spiega Roccella -. Inoltre sullo stesso foglietto illustrativo c’è scritto che il farmaco è teratogenico in caso di gravidanza pregressa, ovvero impedisce il normale sviluppo del feto, quindi ci sono preoccupazioni sanitarie per questo motivo e anche perchè non sappiamo che effetto può avere un uso ripetuto su un corpo giovane che non ha ancora raggiunto la maturità ormonale”. Secondo Roccella non è vero che una maggiore facilità di accesso alla pillola diminuirebbe il numero di aborti. ”Esperienze di altri paesi ci dicono che non è così”, afferma.

FAVOREVOLI – La trasformazione della pillola dei 5 giorni dopo in farmaco da banco come suggerito dall’Autorità Europea per i Medicinali sarebbe ”una novità positiva che potrebbe diminuire il numero di aborti soprattutto tra le giovanissime”. Lo afferma Silvana Agatone, presidente della Laiga (Libera Associazione Italiana dei Ginecologi per l’Applicazione della legge 194). ”Ben venga una novità del genere – afferma Agatone – qui spesso ottenere la contraccezione di emergenza è una corsa a ostacoli, si può trovare il medico obiettore che non fa la ricetta ma anche il farmacista obiettore che non dà la pillola, quando persino in Brasile questo è un farmaco da banco. Spesso sono proprio le donne molto giovani ad aver bisogno di questa pillola, e proprio in questi soggetti è molto meglio una pillola prima che un aborto dopo”. Secondo Agatone la pillola eventualmente dichiarata ‘da banco’ non aumenterebbe l’uso. ”Io penso che una buona educazione sessuale nelle scuole risolverebbe tutti i problemi – sottolinea – e comunque se l’alternativa è vedere ragazzine di 14 anni già incinte è molto meglio la pillola”.

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