L’accordo raggiunto in sede Ue per la riduzione dei sacchetti di plastica è ”un importante riconoscimento per l’Italia, che avendo vietato gli shopper non biodegradabili e compostabili è già in linea con la nuova legislazione e che potrà, d’ora in avanti, contare sul sostegno di Bruxelles per la lotta alle buste inquinanti”. Così Monica Frassoni, copresidente del Partito Verde europeo, e Francesco Ferrante, esponente di Green Italia, hanno commentato il via libera all’intesa arrivato oggi a Bruxelles dal comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi europei. ”Manca ancora una presa di posizione Ue sui sacchetti oxo-biodegradabili che, frammentandosi in micro-plastiche, inquinano l’ambiente e aggravano il problema dei rifiuti: aspettiamo un ulteriore intervento dell’Ue su questo problema”, aggiungono Frassoni e Ferrante.
L’accordo raggiunto in sede Ue per la riduzione dei sacchetti di plastica ”è meglio di niente”, ma avrebbe dovuto essere più ambizioso e ”vietare completamente l’uso delle buste entro il 2020”. È l’opinione espressa dal Comitato delle regioni dell’Ue dopo il via libera all’intesa arrivato oggi a Bruxelles dal comitato dei rappresentanti permanenti dei Paesi europei. ”La proposta di tagliare il consumo di sacchetti da 198 a 90 pro capite entro il 2019 è un compromesso, ma nutrivamo la speranza che i governi Ue avrebbero usato questa occasione per liberare l’Europa dai sacchetti di plastica una volta per tutte”, ha affermato il consigliere regionale britannico Linda Gillham. Il Comitato delle regioni ha inoltre criticato la decisione di escludere dall’accordo i sacchetti oxo-biodegradabili che, frammentandosi in micro-plastiche, inquinano l’ambiente e aggravano il problema dei rifiuti.