“Io cerco di farle lavorare le persone, non scioperare. In questi anni abbiamo perso posti di lavoro, perso un sacco di opportunità, perso un sacco di posizioni”. A dirlo è il presidente del Consiglio Matteo Renzi, in un’intervista a Rtl 102.5.
“Non mi preoccupo di far scioperare le persone – aggiunge rispondendo a una domanda sullo sciopero generale indetto dai sindacati – ma di farle lavorare. Anziché passare il tempo a inventarsi ragioni per fare scioperi, mi preoccupo di creare posti di lavoro perché c’è ancora tantissimo da fare”.
“Invidio molto quelli che passano il tempo a organizzare scioperi…”, ironizza rivolgendosi “non certo ai lavoratori, ma agli organizzatori, ai sindacalisti”.
“Ci sono stati più scioperi in queste settimane che contro tutti gli altri governi – prosegue Renzi – . Ma il governo sta cercando di mettere in piedi tutte le azioni necessarie per far ripartire il lavoro. Se coloro i quali non hanno mai scioperato in passato, oggi scioperano sempre, gli faccio i miei auguri. Il Paese è diviso in due: tra chi si rassegna e chi va avanti. Ma chi oggi in Italia continua a tener duro sta ottenendo risultati. Non mi preoccupo: possono far scioperi ma noi abbiamo promesso che cambieremo e, piazza o non piazza, le cose le cambiamo”.
“Salvini e Camusso – aggiunge – sono due facce stessa medaglia, sono dei leader della protesta. Io li rispetto ma non posso permettermi la protesta, io sono quello che ci prova”.
Nella parole del premier anche un riferimento alla sentenza sul processo Eternit. “Cambieremo – dice – i tempi del processo e le regole del gioco della prescrizione. Da cittadino italiano mi colpisce e mi fanno venire un po’ di brividi le interviste ai familiari, a vedove e figlie che mostrano una dignità straordinaria perchè credono nella giustizia più di quanto a volta fa un servitore dello Stato. E continuano a combattere, con l’idea di aggrapparsi al tema della giustizia come etica del Paese”. Dal punto di vista del merito, dice Renzi, “o quella vicenda non è un reato, o se è un reato ma è prescritto bisogna cambiare le regole del gioco sulla prescrizione. Ci sono dei dolori che non hanno tempo. Dobbiamo far in modo che i processi siano più veloci, e dobbiamo cambiare la prescrizione”.
“Vorremo che il dibattito nel Paese tornasse a essere rispettoso. Credo che il presidente del Consiglio, che in queste ore dice che i lavoratori sciopereranno perché così i sindacalisti hanno modo di passare il tempo, sia irrispettoso per il lavoro e per il sacrificio dei lavoratori”, ha detto a Bologna il segretario della Cgil, Susanna Camusso.