La commissione Giustizia al Senato ha licenziato il ddl sul cosiddetto “Divorzio breve“, dando mandato alla relatrice Rossana Filippin (Pd) di presentare il provvedimento in aula.
Durante la seduta di questa sera la commissione ha approvato un emendamento Pd riformulato che introduce una nuovo binario per lo scioglimento del matrimonio: il divorzio potrà essere chiesto anche in assenza della separazione.
I coniugi che non hanno figli minori, figli maggiorenni incapaci o portatori di handicap grave o figli di età inferiore ai 26 anni economicamente non autosufficienti potranno ottenere immediatamente il divorzio, senza passare per la fase della separazione, nel caso in cui la loro decisione di sciogliere il matrimonio sia consensuale ed espressa con ricorso davanti al magistrato.
Il provvedimento, che ha visto la maggioranza spaccata e divisioni interne anche ai singoli gruppi, disciplina anche la fase della separazione accorciando i tempi rispetto alla legge attuale. Per la giudiziale il termine sarà di 12 mesi dall’avvenuta comparizione dei coniugi innanzi al presidente del tribunale e di 6 mesi nel caso di separazione consensuale, stragiudiziale. Un’altra novità introdotta nel ddl riguarda l’aspetto economico.
È passato l’emendamento che prevede come nel caso di separazione, la comunione tra coniugi si sciolga nel momento in cui il presidente del tribunale autorizzi i coniugi a vivere separati, ovvero “alla data di sottoscrizione del processo verbale di separazione consensuale dei coniugi dinanzi al presidente, purché omologato. L’ordinanza con la quale sempre i coniugi sono autorizzati a vivere separati è comunicata all’ufficiale di stato civile ai fini dell’annotazione dello scioglimento della comunione”.