Le Nazioni Unite hanno duramente condannato lo stato dei diritti umani in Siria e in Iran. Con 125 voti favorevoli, 13 contrari e 47 astenuti, la commissione dell’Assemblea Generale Onu per i diritti umani ha quindi adottato una risoluzione di condanna del ”grave peggioramento della situazione dei diritti umani” in Siria. Per quanto riguarda il rispetto dei diritti umani in Iran, la condanna è arrivata da 78 Paesi, mentre 35 hanno votato contro e 69 si sono astenuti.
L’inviato della Siria presso le Nazioni Unite, Bashar Jaafari, ha criticato la risoluzione affermando che è politicamente motivata e ha suggerito alla commissione Onu sui diritti umani di occuparsi piuttosto della situazione in Arabia Saudita o nel Qatar. La risoluzione ha condannato in particolare l’uso di armi chimiche nella guerra in corso in Siria dal marzo 2011 e le torture perpetrate nei centri di detenzione. Infine il testo chiede alla Siria di interrompere gli attacchi contro i civili, compresi quelli con barili bomba.
Il rappresentante iraniano presso l’Onu ha invece definito la risoluzione redatta dal Canada con il sostegno di altri 45 Paese come ”controproducente”. Il testo si concentra sull’uso della pena di morte in Iran, dove negli ultimi 15 mesi sono state giustiziate almeno 850 persone.
La Cina e la Russia si sono opposte a entrambe le risoluzioni, affermando che queste colpiscono ingiustamente un Paese con misure ”di condanna” da parte delle Nazioni Unite.