Ultimi giorni di maltempo prima di una lunga ‘tregua’ di sole che da mercoledì interesserà tutto il Paese. La perturbazione numero 5 del mese, che ha raggiunto l’Italia portando anche oggi piogge abbondanti e a tratti violente soprattutto al Nord e nelle regioni centrali tirreniche, secondo le previsioni dei meteorologi domani sarà in allontanamento. Martedì continuerà quindi a piovere, ma le precipitazioni saranno isolate e meno intense.
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Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Graziano Delrio parlando a Genova ha sottolineato “l’impegno a dare priorità ai comuni in emergenza sul patto di stabilità”. “Sulle somme urgenze – ha detto Delrio – bisogna procedere. Va riconosciuta la specificità ligure in questo contesto di paese ferito. Questo Paese ha bisogno oltre di solidarietà anche di disciplina nell’attuare gli interventi da fare. A Genova gli interventi sul Bisagno verranno completati, come verranno completati gli altri interventi necessari, con piani pluriennali”.
E il governo farà un “grande piano nazionale” sul rischio idrogeologico e conseguenti interventi da fare. Lo ha detto ad Alessandria il sottosegretario Graziano Delrio. “Almeno potremo dire – ha sottolineato – che abbiamo fatto davvero tutto il possibile per proteggere un territorio tanto fragile come il nostro”.
In Europa l’Italia sembra essere il paese con il suolo fragile, ovvero che si sgretola di più: delle 700 mila frane censite, 500 mila sono catalogate in Italia (dalle prime di cui si ha informazione, dall’epoca romana, via via a crescere fino alle attuali immagini satellitari di Google) facendo del nostro territorio “uno di quelli maggiormente esposti”. Ogni anno infatti avvengono tra le 1000 e le 2000 frane, con il 10% di queste “pericolose” e che possono causare “vittime, feriti e danni a edifici e infrastrutture”. Questo il quadro disegnato dal geologo Alessandro Trigila, responsabile dell’Inventario nazionale dei fenomeni franosi dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra), che non nasconde il fatto che in Italia si siano fatti “tanti errori di pianificazione”.
LE PREVISIONI METEO. Sarà mercoledì che l’Italia sarà ‘libera’ dal maltempo grazie alla rimonta con maggiore decisione dell’alta pressione, dando il via a una fase di tempo stabile in tutto il Paese che dovrebbe durare almeno fino a domenica. Ci sarà in particolare una prevalenza di tempo stabile e temperature miti, anche se si dovranno fare i conti con un po’ di nebbie. La perturbazione, secondo gli esperto del Centro Epson Meteo, oggi porterà nelle regioni settentrionali, oltre piogge, un calo delle temperature, favorendo la discesa della neve intorno ai 1.200-1.400 metri. In serata il tempo inizierà a migliorare su Piemonte e Liguria occidentali, mentre i rovesci si estenderanno alle Marche e al nord della Campania. Domani la ‘coda’ della perturbazione porterà piogge isolate al Sud peninsulare (fenomeni un po’ più intensi su bassa Campania e alta Calabria tirrenica).
Nel dettaglio, sull’estremo Nordest sono previsti rovesci e nevicate sopra i 1.100 metri, in esaurimento nel corso della giornata; sul resto delle regioni adriatiche, su quelle ioniche, le Isole e sul Nordovest ci saranno schiarite sempre più ampie. Sulle regioni centrali tirreniche e sull’Umbria è invece prevista nuvolosità irregolare con rovesci sparsi soprattutto sul nord della Toscana e nelle zone interne del Lazio. Le temperature minime sono previste in calo al Nordovest e sulla Sardegna; in rialzo al Sud e Sicilia; le massime in rialzo al Nordovest. Il tempo sarà buono sulla maggior parte dell’Italia anche se non mancherà qualche annuvolamento passeggero e il fastidio di qualche nebbia che potrà limitare la visibilità nelle ore più fredde del giorno in Val Padana e nelle Valli del Centro; la zona più a rischio sarà la bassa Pianura Padana. Dal punto di vista termico i valori tenderanno a riallinearsi alle medie stagionali soprattutto nelle temperature minime; per quanto riguarda la massime si registreranno ancora valori sopra la norma.