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Prima notte a casa per Gianluca Salviato | “Ringrazio tutti gli uomini della Farnesina”

È tornato a casa, in Veneto, ha mostrato il Tricolore e ha ringraziato l’Italia e il ministero degli esteri. Dopo otto mesi Gianluca Salviato, il tecnico originario di Martellago (Venezia) rapito in Libia il 22 marzo, è libero e di nuovo tra amici e parenti, che l’hanno accolto nella tarda serata di ieri in stazione a Mestre al suo arrivo, in treno, da Roma.

“Devo ringraziare tutti gli uomini della Farnesina, del governo che hanno lavorato per portarmi a casa e che sono stati vicini alla mia famiglia – ha detto appena sceso dal treno – Mi hanno portato a casa ieri, sono uomini con un cuore grande così, sono il meglio dell’Italia. Loro mi hanno reso orgoglioso di essere italiano”.

Salviato ha raccontato del sequestro e dei suoi rapitori: “Sono stati mesi duri. All’inizio mi hanno un po’ maltrattato, poi mi hanno trattato con rispetto. Erano ragazzi tra 20-25 anni, tutti con la barba lunga e coperti con cappuccio, non li ho visti in faccia. Si definiva mujaheddin. Ho avuto pochissimi contatti con loro, mi portavano da mangiare, mi facevano i video”.

Il tecnico era a Tobruk per seguire i lavori di realizzazione degli impianti fognari. “In questi mesi mi ha tenuto in piedi pregare e la fiducia che mi avrebbero riportato a casa – ha concluso – Andiamo in giro per il mondo a lavorare e, quando abbiamo bisogno, gli uomini della Farnesina ci sono sempre”.

Redazione

Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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