“C’è un susseguirsi allarmante di fatti gravissimi inerenti la scuola rispetto ai quali si rende urgente un intervento del Miur”: a parlare è Flavio Romani, presidente di Arcigay, a seguito della denuncia dello studente perugino che avrebbe ricevuto delle percosse da parte di un insegnante a seguito di una discussione sull’omofobia, e che rivolge un accorato appello al Ministro all’Istruzione Stefania Giannini.
“Occorre non solo ricevere chiarimenti ma anche aprire un tavolo di discussione – esorta Romani – che permetta di verificare la messa al sicuro del nostro sistema scolastico rispetto alle scorribande ideologiche di chi vuole imporre il proprio modello educativo, aggirando qualsiasi organo di governo o processo democratico”.
“Sulla scuola la nostra Costituzione contiene parole molto chiare – prosegue – la scuola pubblica è un diritto da garantire e tutelare, senza alcuna discriminazione. E invece in Italia il sistema dei finanziamenti pubblici concessi alle scuole paritarie, in stragrande maggioranza cattoliche, già mina alla radice i nostri principi costituzionali”.
“La situazione insomma è inquietante – conclude Romani – È il caso che il ministero indica un momento di confronto ampio sulla scuola e che in quel contesto siano illustrare le azioni che si intende mettere in campo per riportare la scuola sui binari imposti dalla nostra Carta costituzionale, dai quali da troppo tempo pare essere deragliata. Perché questo è il primo requisito ineludibile di una ‘buona scuola’”.