Il primo è Nasser Muthana, studente inglese di medicina di 20 anni proveniente da Cardiff, l’altro è Maxime Hauchard, 22 anni, originario di Bosc-Roger-en-Roumois. E potrebbero esserci altri europei tra gli jihadisti che si sono mostrati a volto scoperto nel filmato pubblicato dai miliziani dell’Isis in cui viene mostrata la decapitazione di 17 soldati ostaggi, tra cui l’operatore umanitario Peter Kassig.
Muthana è stato riconosciuto dal padre, Ahmed Muthana, che ha dichiarato: “Non ne sono certo al 100 per cento, ma in quel video mi è sembrato di riconoscere mio figlio Nasser. È un malato di mente – ha proseguito – Non sarò mai in grado di perdonarlo. Dovrà aver paura di Allah per aver ucciso altri essere umani”.
Il francese Hauchard sarebbe stato identificato dagli esperti di reti sociali: nato da una famiglia cattolica, si è convertito all’Islam 5 anni fa. Si fa chiamare Abdallah Al-Faransi (“il francese”) ed è entrato in Siria circa un anno e mezzo fa.
A confermare la sua identità è stato anche il ministro degli interni francese, Bernard Cazeneuve, che ha detto a Le Figaro che “ci sono forti probabilità che si tratti di Hauchard: l’identificazione è avvenuta tramite una videointervista rilasciata a luglio dallo stesso jihadista all’emittente Bfm Tv, nel quale parlava di “sharia” e del desiderio di “morire in combattimento”.