La Borsa di Tokyo crolla e chiude gli scambi con un tonfo del 2,96% in scia al deludente dato del Pil di luglio-settembre che ha sancito il ritorno del Giappone in una fase di “recessione tecnica”. L’indice Nikkei brucia 517,03 punti, attestandosi a quota 16.973,80, vicino ai minimi intraday.
Il Pil giapponese, contrariamente alle attese degli analisti, è sceso nel trimestre luglio-settembre cedendo lo 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti e l’1,6% su base annualizzata. Lo rende noto l’Ufficio di gabinetto. Per il premier Shinzo Abe è un duro colpo, visto che dovrebbe annunciare lo scioglimento della Camera Bassa e indire elezioni politiche generali anticipate, oltre a promuovere il rinvio del rialzo dell’Iva al 10% che, senza interventi, sarà operativo da ottobre 2015.
Il ministro delle Politiche economiche e fiscali Akira Amari ha ammesso che l’impatto dell’Iva, portata dal 5% all’8% ad aprile, “è stato più grande delle attese”. La decisione sulla conferma o sul rinvio dell’ulteriore rialzo al 10% “sarà comunicata domani o nei giorni successivi”, ha aggiunto, secondo cui la caduta del Pil “è da legare alla lenta ripresa dei consumi e della rettifica delle scorte”.