Il segretario nazionale della Uil, Luigi Angeletti, si è dimesso – così come annunciato già da gennaio – e ha dato il via libera per l’elezione del suo successore nel corso del prossimo congresso a Roma dal 19 al 21 novembre, che eleggerà il nuovo Consiglio confederale.
Il prossimo leader del sindacato sarà, come previsto, Carmelo Barbagallo, di Termini Imerese, segretario generale aggiunto.
Carmelo Barbagallo, 67 anni, ha iniziato a lavorare all’età di 8 anni. Dopo 5 anni di lavoro minorile, 1 anno di lavoro nero e 3 mesi di apprendistato, finalmente viene assunto con contratto regolare in una concessionaria d’auto. Comincia così un periodo lungo quindici anni in cui, cambiando più volte mestiere, acquisisce una grande esperienza del mondo del lavoro e dei difficili e conflittuali rapporti tra padrone e operaio.
Da un negozio di barbiere a un pastificio, da una cooperativa ittica a un magazzino di smistamento postale, Barbagallo approda, infine, alla Fiat di Termini Imerese, la cittadina siciliana che gli ha dato i natali. Quello stabilimento diventa per lui, operaio specializzato, la fucina in cui si forgia all’attività sindacale. Lì inizia il suo percorso che, da delegato, lo porterà sino alla carica di segretario generale aggiunto della UIL Sicilia.
Esercita questo ruolo con grande senso di responsabilità e le sue battaglie civili, in difesa della legalità, lo rendono un bersaglio della mafia. In particolare, dopo parole di verità pronunciate in occasione dei funerali del suo amico sindacalista della UIL, Domenico Geraci, assassinato a Caccamo nel 1998, viene fatto segno di gravissimi atti intimidatori: già in precedenza, peraltro, un colpo di fucile era esploso nella sua abitazione lasciandolo miracolosamente incolume.