Tenere gli elettrodomestici in stand-by equivale ogni anno a uno spreco da un miliardo di euro soltanto in Europa: è quanto rilevato dai dati di Avvenia, azienda del settore della white economy e dell’efficienza energetica, in cui viene evidenziato come un terzo dei dispositivi attualmente in vendita non rispetti ancora le nuove norme relative allo stand-by, superano gli oltre 3 watt di potenza assordita, il triplo di quanto previsto dalle direttive Ue.
Tra i dispositivi “mangia energia”, il podio è conquistato dalle console dei videogiochi, che comportano uno spreco annuo di 250 euro se lasciate in stand-by, accompagnate dalle stampanti laser e le fotocopiatrici. Seguono poi i decoder della ta tv digitale, i router per internet, le macchinette del caffè, i televisori, i forni elettrici e anche i caricabatterie dei cellulari.
Avvenia evidenzia come un solo impianto stereo a cui non viene mai staccata la spina, si traduce in un surplus economico di 80 euro, così come un televisore costantemente acceso comporta una spesa addizionale di 60 euro: la modalità stand-by può arrivare a costare a una famiglia anche più di 400 euro all’anno, e il danno è anche di natura ambientale considerando le relative emissioni di anidride carbonica.
Ogni anno, l’Europa spreca 45 terawattora, l’11% di tutta l’elettricità prodotto: “Eppure basterebbe staccare la spina per evitare di sprecare ogni anno oltre un miliardo di euro e ridurre le emissioni di CO2 di oltre 3,6 milioni di tonnellate”.