Un aereo di linea della compagnia scandinava Sas ha rischiato la collisione in volo con un caccia russo sui cieli della Svezia lo scorso 3 marzo: è quanto affermato in un rapporto dell’European Leadership Network, in cui viene evidenziato come lo schianto sia stato evitato solo grazie all’abilità del pilota e alla buona visibilità.
Il velivolo spia russo non aveva accesso il transponder, il congegno utilizzato per localizzare gli aerei, probabilmente per sfuggire ai radar ed il volo Copenaghen-Roma, con 132 passeggeri, è passato ad appena 90 metri di distanza dal caccia.
La Nato e l’aviazione civile avevano riferito lo scorso ottobre di una “significativa e insolita” attività militare russa nello spazio aereo europeo, in cui oltre 26 aerei da guerra russi avevano volato in 48 ore su Mar Baltico, Mar Nero, Mare del Nord e Oceano Atlantico, con “potenziali rischi per l’aviazione civile perché non hanno piani di volo e non usano trasponder, quindi il controllo aereo civile non può vederli né assicurare che non interferiscano con i voli civili”.