Piazza Indipendenza a Roma piena di fiaccole per chiedere giustizia per Stefano Cucchi. “I segnali che arrivano da tutte le parti, sia dai cittadini, sia dalle istituzioni ci scaldano il cuore”, ha detto Ilaria, la sorella di Stefano Cucchi.
>L’APPELLO DEL CARDINAL BAGNASCO PER STEFANO CUCCHI
Davanti alla sede del Csm si è tenuta l’iniziativa “1000 candele per Stefano Cucchi”. Obiettivo la richiesta di nuove indagini per individuare i responsabili della morte del geometra romano, dopo l’assoluzione in appello di tutti gli imputati per insufficienza di prove. Alla manifestazioni sono intervenuti familiari di altre vittime di violenze nella fase dell’arresto o in quella successiva.
“La nostra famiglia è stata abbandonata e presa in giro in tutti questi cinque anni. Ora – ha aggiunto Ilaria – qualcosa sta cambiando e si apre uno spiraglio di speranza”. “Ringrazio tutti a nome di Stefano per la partecipazione e per l’indignazione. Finalmente forse qualcosa si sta muovendo“, ha detto Giovanni Cucchi, il padre di Stefano.
Mille luci per Stefano #cucchi. La sorella: “ora non è più solo” #stefanocucchi pic.twitter.com/gWwE08U8GS
— Eleonora Camilli (@EleonoraCamilli) 8 Novembre 2014
“Gli imputati hanno diritto di essere difesi – ha detto il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmo – però noi attendiamo delle risposte e siamo stanchi di fare un processo contro tutti. Il processo è complicato ma la verità è semplice, dopo il suo arresto Stefano è stato vittima di un pestaggio feroce. Stefano è morto di dolore e di quelle lesioni. Auspichiamo che si possa fare un processo non più storto ma dritto”.