Il quotidiano La Padania chiude i battenti e dal primo dicembre, non sarà più in edicola. Fondato nel 1996 come voce dei secessionisti, il quotidiano chiude per mancanza di fondi. “Colpa di Renzi”, dice il neo segretario Matteo Salvini.
Ad annunciare la chiusura è un comunicato: “A seguito di un incontro con il segretario federale Matteo Salvini e con il presidente del Cda dell’Editoriale Nord Ludovico Gilberti, è stato comunicato al Comitato di redazione del giornale l’avvio della cassa integrazione per tutti i dipendenti dell’Editoriale Nord a partire dal prossimo primo dicembre. Conseguentemente, da quella data il quotidiano non sarà più in edicola e il sito non sarà più attivo”.
“La Lega è al risparmio su tutto e quindi non ha rinnovato il proprio contributo all’editoriale – dice Salvini – ma in questo caso si tratta anche del’ennesimo bavaglio calato dal Governo Renzi che riduce i contributi per l’editoria che esistevano da anni”.
“Anche in via Bellerio – si legge ancora nel comunicato – è stata fatta una scelta politico-editoriale che ha condotto alla cancellazione di una testata che da quasi 18 anni ha rappresentato l’unica voce delle battaglie del Movimento e che ad oggi è l’ultimo quotidiano di partito sopravvissuto in edicola. La Lega infatti, nonostante le prospettive di crescita dei consensi politico-elettorali che tutti i sondaggi le riconoscono, ha deciso di non rinnovare il proprio contributo al bilancio dell’Editoriale Nord”.