Centri sociali, collettivi studenteschi, sindacati di base e comitati si sono riuniti per manifestare contro lo Sblocca Italia a Bagnoli, un quartiere di Napoli e non sono mancati momenti di tensione.
Un gruppo di manifestanti è arrivato davanti all’ingresso di Città della scienza nella parte non distrutta dall’incendio, e ha provato a entrare forzando il cordone delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa. All’interno di Città della scienza una scolaresca in visita non può uscire per motivi di ordine pubblico.
Diversi sono i feriti tra i rappresentanti delle forze dell’ordine: il numero non è ancora definitivo, perché oltre che al pronto soccorso dell’ospedale San Paolo a Fuorigrotta, alcuni sono ricorsi a cure di sanitari in altri nosocomi, ma si pensa che al momento possano essere una ventina. Contusioni e ferite per 13 poliziotti, di cui 2 funzionari e 2 carabinieri.
Ferito anche un operatore Rai della sede di Napoli, colpito da un petardo a una gamba. Il giornalista e presentatore Rai, Riccardo Iacona, ha fatto sapere su Twitter che l’operatore colpito fa parte della troupe della sua trasmissione Presa Diretta.
Il giornalista ha poi fatto sapere che l’operatore è stato portato all’Ospedale San Paolo per accertamenti.
Gli scontri sono cominciati perché un gruppo di manifestanti con il volto coperto da caschi e passamontagna ha cercato di forzare l’ingresso alla struttura di Bagnoli, usando prima le aste delle bandiere sventolate lungo il corteo, poi lanciando sassi e petardi. Da qui lo sparo di lacrimogeni da parte delle forze dell’ordine e il contatto fisico con i manifestanti.
”I manifestanti hanno tentato di forzare un cordone posto a tutela degli ingressi del museo, prima sospingendo con forza gli agenti della Polizia di Stato e successivamente colpendoli con aste e bastoni di legno, fino a lanciargli bombe carta, sampietrini, bottiglie ed altri oggetti contundenti”. Così, in una nota, la Questura di Napoli in merito agli incidenti in Città della Scienza.
”Per allentare la violenta pressione che le forze dell’ordine stavano sopportando – si evidenzia nella nota – sono stati esplosi alcuni lacrimogeni; ciò nonostante, molti dei manifestanti, travisati con caschi e sciarpe, hanno continuato a lanciare oggetti e grossi petardi Durante gli scontri alcuni manifestanti si sono approvvigionati di ulteriori oggetti, mattoni, pali di ferro, reti, realizzando una vera e propria barricata a loro protezione”.
”La situazione – sottolinea ancora la Questura – è quindi tornata lentamente alla normalità, senza nuovi scontri, né turbative o violenze. A seguito del violento attacco, sono rimasti feriti 13 agenti della Polizia di Stato, 2 militari dell’Arma dei CC, e 2 dirigenti della Polizia di Stato. Tre automezzi della Polizia sono stati danneggiati. Grazie alle preziose immagini realizzate dalla Polizia dei Stato, peraltro inviate anche alle TV nazionali, sono in corso indagini finalizzate all’identificazione dei responsabili delle violenze”.
(Foto Twitter @SpazioMeti)