Gigi Riva, Rombo di Tuono, compie oggi 70 anni. Un mito del calcio italiano, uno degli ultimi “grandi” ancora in vita. Bomber del Cagliari e della Nazionale tra gli anni ’60 e ’70, Riva ha saputo unire l’Italia come pochi sportivi in passato.
Un lombardo ribelle nato a Leggiuno e sbocciato nel Legnano. Appena diciottenne lasciò la sua terra per trasferirsi a Cagliari, nel 1963, solo e con l’etichetta della scommessa. Costò 37 milioni al club rossoblu, il colpo del secolo.
In breve tempo Juventus, Inter e tutte le big d’Europa cominciarono a corteggiarlo, ma il suo cuore parlava ormai con l’accento sardo. Una scelta che pagò subito, perchè nel 1970 arrivò uno storico scudetto.
Nel 1976, dopo 315 partite in Serie A, 164 gol, 374 gare complessive e 204 gol in totale, un campionato Europeo (l’unico della storia italiana) ed un secondo posto al Mondiale del ’70, Riva smise con il calcio.
Aveva solamente 30 anni, ma gli acciacchi che lo perseguitavano già da tempo ebbero la meglio. Da qui la scelta di fondare la Scuola calcio Gigi Riva (ancora operativa), cui seguì un grande passo, forse eccessivo: la presidenza del suo Cagliari nel 1986.
Infine la sua ultima missione nella Nazionale italiana che lo incoronò a emblema di un calcio vincente e pulito. Dal 1990 al 2013 fu dirigente accompagnatore e team manager della Nazionale in sei Mondiali e cinque Europei.