Documenti falsi per aprire una casa di riposo | Sei funzionari indagati a Gela

di Redazione

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Documenti falsi per aprire una casa di riposo | Sei funzionari indagati a Gela

| venerdì 07 Novembre 2014 - 13:15

Sei funzionari, in servizio all’assessorato all’Urbanistica del comune di Gela e all’Asp 2, sono finiti sotto inchiesta, a vario titolo, con l’accusa di abuso d’ufficio, concussione, falso e truffa ai danni di enti pubblici. È quanto emerso da un’inchiesta coordinata dalla procura di Gela, secondo la quale la Rsa (Residenza Sanitarie Assistenziali) “Caposoprano”, a Gela, appartenente alla Sst srl, sarebbe stata aperta in difformità alle concessioni edilizie rilasciate dal Comune.

La procura sospetta che gli abusi edilizi realizzati non potevano essere sanati. Questo avrebbe permesso alla “Sst srl” di aggiudicarsi 38 posti letto in convenzione con l’Asp 2 di Caltanissetta, secondo un bando pubblicato dall’assessorato alla Sanità della Regione Siciliana. Su richiesta della procura, gli agenti del commissariato di Gela e della guardia di finanza, hanno già effettuato diverse perquisizioni sia domiciliari che negli uffici competenti.

Poliziotti e finanzieri in particolare hanno perquisito l’ufficio urbanistica del comune di Gela, il distretto di Gela dell’Asp 2 e il comando provinciale dei vigili del fuoco di Caltanissetta acquisendo agli atti dell’inchiesta vari documenti in formato cartaceo e informatico.

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